martedì, gennaio 27, 2009

Giornata della memoria


Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

sabato, gennaio 17, 2009

Ed ecco a voi...la poesia!



Un panino, una birra e poi
Lo scendere e il salire l'altrui scale;
Il problema più importante per noi
E' che ci vuole un fisico bestiale
Impetuoso per li avversi ardori:
I duri hanno due cuori.
Core 'ngrato,
Come diavolo fanno a riprendere fiato?
Il mio cuore fa ciok,
E questo è il guaio:
E' un cuore di simboli pieno.
Vorrei avere un cuore d'acciaio
Con forza cieca di baleno,
Un cuore matto, matto da legare
Che gli occhi non l'ardiscon di guardare.
E invece no, non è così,
Un cuore di panna per noi
E par che dica
Arrivare fino a qui
E' già stata una fatica.
Vorrei sapere chi ha detto
Che tutti quelli che hanno un cuor davvero
Hanno perduto il ben de lo 'ntelletto.
Dimmi che è vero, dimmi che è vero
Quel sentimento di leggera follia
Tipo: passerotto non andare via...
Ma il cuore è uno zingaro e va
Come un ragazzo segue un aquilone
Sa di vernice e di velocità
E noi corriamo sempre in una direzione:
Per me si va per la perduta gente,
Minchia, signor tenente!
Al cor gentil rempaira sempre amore
Non lasciar l'antica strada per la nuova,
Amore è uno desìo che vien da core
Che 'ntender non lo può chi non lo prova.
Chissà se è vero, chissà se è vero
Che un'idea è soltanto un'astrazione
Non restare chiuso dentro qui pensiero,
Al cuore non comanda la ragione:
Già, come vedi, sto pensando a te,
T'innamorerai e non sarà di me.
(Ancora una volta ho rimasto solo:

giovedì, gennaio 15, 2009

Caro Brunetta...

Volentieri copio e incollo questa lettera aperta scritta al ministro Brunetta dalla mia amica Ines, insegnante di liceo. Sono perfettamente in sintonia con il suo pensiero e con ciò che dice, anche perchè per molti anni anche io ho fatto l'insegnante e so cosa voglia dire, la cura e l'impegno che si dedicano alla crescita culturale e personale dei ragazzi.


"Caro Brunetta, mi scuserai se ti do del tu, ma visto che parli di me con tanta disinvoltura, penso per par condicio di potermi permettere di accantonare il Lei. Ho sentito alla televisione che io come insegnante dovrei vergognarmi di dire ai miei figli cosa faccio.Ora:è vero che un ministro gode dell'impunità da ogni sorta di reato (può anche andare a fare una rapina in banca senza immediate conseguenze, che poi nel nostro sistema significa senza conseguenze)e quindi può offendere e vilipendere senza problemi, cosa che non potrei fare io, se per esempio decidessi di esprimere quello che penso di te, però c'è un limite a tutto.
Io non vado a rubare, non mi prostituisco, non rubo lo stipendio, ho a che fare con i ragazzi, li istruisco e li educo, nei limiti della mia funzione di docente e non solo non mi vergogno di quello che faccio, ma ne vado orgogliosa.L'altro giorno, ho accompagnato una classe ad un incontro con Liliana Segre, una superstite dei campi di sterminio, che ha deciso di dedicare la sua vita alla testimonianza di questa esperienza.Il palasport era per metà pieno, ebbene: non volava una mosca, avreste potuto dire di essere in un'aula con una ventina di ragazzi, invece erano UN MARE. E' stato un momento intenso, vissuto con loro e per loro, grazie a questa signora. Di grazia, di cosa dovrei vergognarmi signor ministro? Cosa fa di più esaltante o di più utile per la società il tornitore della Ferrari? e ancora: tu che regole segui per dire queste cose creative? Io e i miei colleghi, nel nostro ruolo istituzionale di insegnanti, non possiamo aprire bocca e darle fiato, non possiamo dire tutto quello che ci salta in testa, perchè sarebbe controproducente, diseducativo e passibile di un procedimento disciplinare. Tu invece vedo che puoi regolarti diversamente: in Italia la legge è proprio uguale per tutti (i ministri).Per concludere, l'unica cosa di cui mi vergogno è di essere governata da una classe politica di cui tu sei degno rappresentante.
Grazie."

giovedì, gennaio 01, 2009

La magia della neve


Nevica, finalmente è una neve che si attacca ovunque, i tetti, ma anche la strada e le macchine parcheggiate sono già ricoperte di bianco. C'è un grande silenzio dopo gli scoppi dei fuochi di artificio e le grida di auguri ai balconi e alle finestre di ieri notte.
E' stata una fine d'anno veramente strana, per la prima volta completamente sola a casa, ma serena.
Il 2008 si è concluso così come era cominciato, con un evento drammatico, questa volta l'infarto di Marco, sabato mattina, ma le cose vanno già meglio, il pericolo sembra passato e ora nevica!
Fin da quando ero piccola la neve si è sempre portata dietro una intima allegria, una serenità inspiegabili. Forse perchè la neve è un momento di pausa, costringe a rallentare l'andatura, soffoca i rumori e permette di ascoltare il proprio cuore, in pace.
Buon anno a tutti!

Neve

Berlino

Porretta Soul Festival 2007

Porretta Terme

Castel di Casio

I giardini del Casoncello

L'eremo