martedì, febbraio 27, 2007

S. Remo


E così, anche quest'anno, si consuma il rito: il Festival di S. Remo!
E come sempre, come tutti gli anni, dopo avere ingaggiato una lunga e strenua lotta con marito e figli, eccomi qui davanti alla tv a guardare i vestiti della presentatrice di turno, la scenografia, gli ospiti, e ad ascoltare, perchè no, anche le canzoni. Da quando ero una ragazzina poco è cambiato. Il presentatore è più o meno lo stesso. Finalmente chi lo affianca è una ragazza piena di vita e con anche, ho scoperto, talento. Incredibile! Non è soltanto la ex moglie di..., ma è anche capace di cantare (anche se con poca voce) e ballare. E soprattutto è abituata a tenere la scena, non è per niente ingessata! E, miracolo, le canzoni quest'anno non sono poi così tremende, con buona pace di Popale, che storcerà il naso! E Seamus probabilmente non mi saluterà più! E un certo Muccopazzo mi riempirà di improperi! Ma io sono una vecchia signora attaccata alla tradizione della musica italiana! Attaccata alla tradizione di questo Festival che ha più o meno la mia età.
Ci sono stati, per me, gli anni della contestazione. Allora, per non essere come mio padre e mia madre, non guardavo il festival per dispetto! Mi chiudevo ostentatamente in camera a leggere libri impegnati: Pavese, ma anche Pratolini, ma pure Moravia (con grande scandalo di mia madre). E mio padre cercava, blandendomi scandendo i nomi degli ospiti stranieri o dei complessi, di convincermi a rientrare nel cerchio famigliare riunito davanti a quella televisione, simbolo di una famiglia borghese che rifiutavo. E ora....Ora i figli mi prendono bonariamente in giro, e se ne vanno in cucina a guardare film sul loro portatile, mentre io chatto e mi diverto qua sopra, mentre il festival scorre in sottofondo.

Chissà cosa faranno domani in tv!

giovedì, febbraio 22, 2007

Commenti

Giuliana, mamma in corriera, ha messo nel suo blog la poesia che Marco Ardemagni (amo quest'uomo!) ieri sera ha recitato a Caterpillar, Panzallaria dice che con la mortadella si fanno solo i tortellini, il gabbiano della notte parla di DNA e vocazione al masochismo, eiochemipensavo ha postato una bella bandiera italiana con tanto di marchio Chiquita, intitolando il suo post Banana Repubblic.
Io dico solo che sono amareggiata e delusa per la forte miopia politica di questa sinistra nella quale avevo riposto molte speranze, convinta che gli errori del passato avrebbero fatto da monito, da memento per evitare certi comportamenti, per pensarci su anche 10 volte prima di compiere gesti che avrebbero messo in pericolo la stabilità di un governo nato sotto il segno del precariato. Invece 10 anni di governo di destra non sono bastati come lezione!
ABS, molto cinicamente, ma forse anche acutamente, visto che ho sentito anche altri esprimersi in questi termini, dice che per maturare i requisiti minimi per ottenere la pensione, faranno i salti mortali per prolungare le cose per almeno un altro anno e mezzo. Che tristezza!
Ma vorrei pensare, essendo una bella addormentata, affetta per di più dalla sindrome di Heidi, che questa volta riusciranno a rimettersi in carreggiata e continueranno a governare con un po' più di attenzione alla comunità e meno ai loro interessi privati.
Non a caso la Speranza è l'ultima dea!

lunedì, febbraio 19, 2007

Elogio della lentezza

Un giorno nel segno della lentezza
è l'arte di vivere una slow life, e io, modestamente, la vissi!

sabato, febbraio 17, 2007

Al ristorante

Ieri sera, al cameriere: Buono questo pane, dove lo comprate?
Cameriere: No, no, lo scaldiamo noi!

sigh!

venerdì, febbraio 16, 2007

Schizofrenia

Conosco Paolo da quando è nato. Da piccolo era un bambino gioioso, sorridente, allegro. Poi, a 6 anni, la morte di suo padre. E da quel momento tutto è cambiato. E' diventato un bambino un po' strano, un po' perso. L'adolescenza non ha migliorato le cose. E' rimasto imprigionato tra mille dubbi e domande inespresse su se stesso e una famiglia dove non ha mai potuto esprimersi. Tre anni fa la morte del nonno ha fatto esplodere tutti quei dubbi, quelle incertezze e paure, quel senso di inadeguatezza su cui non era mai stato rassicurato. Sono cominciati i deliri, proprio mentre era in vacanza con noi, lui passa sempre il mese di agosto e le vacanze di Natale con noi, è come un quarto figlio.. Deliri di prestanza fisica che invece non c'è mai stata. Paolo è un ragazzo esile, magro, altissimo, con poca coordinazione. E invece c'era il delirio di diventare il nuovo Bruce Lee. C'era il delirio di fama, di poter diventare un famoso attore. Sentiva voci che lo spingevano ad andare ad Holliwood proprio per coronare questo sogno. Ma c'era anche una incapacità a concentrarsi in qualsiasi cosa e un'ansia incontenibile che lo costringeva a camminare, a muoversi continuamente senza trovare pace da nessuna parte. C'è stato un primo ricovero, molto lungo. Quando è tornato era più tranquillo, ma qualcosa si era rotto in maniera irrimediabile. Paolo non è stato più in grado di avere un lavoro stabile, non che prima riuscisse a conservare un lavoro, ma almeno aveva periodi in cui riusciva ad alzarsi e ad affrontare i vari lavori temporanei che gli capitavano. Ora invece non riesce a concentrarsi su niente. Ti fa una domanda e già mentre gli stai rispondendo lui non ti ascolta più, pensa già ad altro, o non pensa per niente.
Per due anni, dopo quel ricovero, si è trascinato in una sorta di normalità, fatta di giornate vuote passate a fumare e a zonzo per la città, annoiato, perchè gli amici sono tutti impegnati con la scuola, l'università o il lavoro. Gli unici giorni in cui riesce ad avere un minimo di vita sociale sono il sabato e la domenica, quando gli amici si ritrovano in parrocchia e lui fa parte del gruppo.
L'avevano inserito in una serie di progetti-lavoro, ma lui dopo un po' si stanca, si lamenta con me del fatto che in quei posti ci sono persone messe molto peggio di lui, con le quali non si riesce ad avere un contatto normale! E un po' mi scappa da ridere, ma poi mi si stringe il cuore. Paolo sa di stare male, che qualcosa in lui si è rotto, è intelligente e sensibile, ha conservato la capacità di capire se qualcuno sta peggio di lui, e ha anche il desiderio di avere una vita diversa, normale, come gli altri. Ma gli manca l'energia per affrontare la vita, la immagina ma non riesce a stare al passo. E si scoccia a stare con altri come lui.
Prima di Natale è stato di nuovo male e ha avuto un nuovo ricovero. E' tornato a casa solo qualche giorno fa. Ed è ricominciata la noia di giorni tutti uguali dove rimane spesso solo: sua madre deve lavorare per mantenere entrambi, fa la badante, non guadagna molto, e ha la maggior parte della giornata impegnata.
Paolo allora viene a casa nostra, c'è sempre qualcuno dei miei figli in casa con cui chiacchierare. E se è fortunato, a volte ci sono anche io. Questa volta la terapia deve essere molto più pesante perchè c'è una maggiore difficoltà a parlare, come se i muscoli facciali facessero fatica a contrarsi per articolare le parole. A fatica, in un modo confuso, mi racconta il suo ricovero, e a leggere tra le righe, anche tutto il suo vissuto, i suoi sentimenti, la sua rabbia.
E io resto senza fiato a scoprire quell'abisso che è la mente, e come può essere profonda e intricata e contorta. E vengo presa da una specie di vertigine, dalla paura di cadere in quell'abisso profondo, che è così misterioso e affascinante.
Paolo sembra più tranquillo, ora, mi fa chiamare la madre per rassicurarla che è da noi e che sta andando a casa. Sono contenta che sia venuto a cercarmi.

martedì, febbraio 13, 2007

Come sentirsi un branzino.....

....e vivere felici!
Finalmente è giunto il momento di godermi il regalo di compleanno che mi avevano fatto gli amici conigli, e con mio marito siamo andati alle terme. O meglio, al Villaggio della salute, disperso nelle campagne tra Bologna e Castel S. Pietro.
Nel pacchetto regalo, oltre al pernottamento c'era anche una serie di trattamenti dal suono molto interessante: bagno di sale e sole e coccole termali, fanghi caldi con sauna rossa, balneoterapia individuale, sole della sardegna, massaggio da 52'.
Come spesso succede nei menù scritti in francese, tutto sembra mooolto più esotico di quello che realmente è!
Molto curiosa, mi incammino verso il bagno di sale e sole, immaginando chissà quale particolare lettino UVA! E invece....mi fanno entrare in un box dove ci sono una specie di culla gigante ripiena di sale e una vasca idromassaggio, mi fanno sdraiare in mezzo al sale, accendono una lampada a infrarossi e lì mi mollano, spiegandomi che quando la lampada si spegnerà dovrò andare a immergermi nell'idromassaggio. A quel punto ho capito cosa prova un povero branzino adagiato su un letto di sale! E per fortuna che i sali nell'idromassaggio non erano all'alloro!
Poi ci siamo goduti le due meravigliose piscine che si vedono in foto, la più grande a 34° e la più piccola, quella in primo piano, a 38°.
Quando si dice una finesettimana sibarita!

mercoledì, febbraio 07, 2007

Outing

Ebbene sì, mi sono scoperta intollerante! E anche poco rispettosa dei gusti altrui! Ma quando ho saputo non mi sono potuta trattenere e ho urlato! Per fortuna la persona oggetto del discorso era assente, altrimenti l'avrei aggredita in malo modo. Ma c'è una ragione, veramente seria e grave!
Ho scoperto che mangia i tortellini, fatti con amore dalla mia mamma e regalatigli con altrettanto affetto, non in brodo, no e poi no, e nemmeno con la panna, che oramai possiamo considerarlo peccato veniale. No, lei i tortellini li mangia conditi con....LA MAIONESE!!!!!!
ORRORE!!!!!!!
E ora provate a darmi torto!

lunedì, febbraio 05, 2007

Sun Flower Moon

Ieri sera con mia figlia ci siamo fatte un regalo: siamo andate a vedere lo spettacolo dei Momix.
E' stato un regalo doppio, io e lei da sole, senza i maschi di famiglia, e a vedere una delle compagnie di ballo che più ci piacciono e ci affascinano.
Sono state quasi due ore di puro godimento, stupore e meraviglia!
I momix non danzavano, no, nuotavano nell'aria, volavano, si trasformavano in pesci, sirene, cavallucci marini, granchi, meduse, spuma del mare, attinie, su musiche dei Buddha Experience, Brian Eno, Waveform e Hans Zimmer.
E spesso, guardando il balletto, ci sembrava di essere in mezzo a un graffito di Keith Haring, con tutti quegli omini stilizzati che danzavano, trasformandosi di volta in volta in forme marine diverse.
Ieri ho avuto davvero la percezione di ciò che spesso ripete il mio maestro yogi: la grazia che fluisce attraverso l'impegno e lo sforzo fisico, che scompaiono e lasciano trapelare solo la gioia che non è più esclusivamente la soddisfazione di una posizione perfetta, ma è uno stato mentale che colpisce anche chi guarda.

Neve

Berlino

Porretta Soul Festival 2007

Porretta Terme

Castel di Casio

I giardini del Casoncello

L'eremo