giovedì, dicembre 20, 2018

BUON NATALE!


mercoledì, dicembre 12, 2018

Ancora mostre

Quest'anno si conclude nel migliore dei modi: due mostre, dove espongo due foto in ognuna.
Due foto a Luzzara, una mostra prestigiosa sulle orme di Paul Strand e di Gianni Berengo Gardin sotto lo sguardo di Cesare Zavattini, fino al 22 dicembre e la contemporanea fondazione dell'Accademia Immagini e Parole. Una responsabilità, ma anche un grande piacere farne parte.
E con la stessa Accademia, a Porretta Terme, la mostra di Natale "Sguardi sul territorio", il racconto a più mani (24 espositori) sul territorio appenninico dove abitiamo.
Un grande lavoro, non solo di scatti ma soprattutto di cura delle foto, di scelte, di recupero dell'archivio. Scavare tra i vecchi lavori porta davvero delle sorprese...
E' stato un lungo anno pieno di lavoro, di decisioni, alcune anche molto sofferte, di studio appassionato. Non potevo aspettarmi di meglio, alla fine non è stato poi così male.

lunedì, dicembre 03, 2018

Il malocchio

Non sono mai stata superstiziosa ma ultimamente mi sta venendo il sospetto che qualcuno me lo abbia mandato!
Un mese fa mentre stavo tornando a casa la macchina ha perso aderenza e sbattendo contro un guardrail ha avuto un grosso danno alla carrozzeria. Per fortuna non mi sono fatta nulla.
Qualche giorno fa, improvvisamente, ha smesso di funzionare il riscaldamento della macchina e un paio di giorni dopo, prima che riuscissi ad andare dal meccanico, ecco che il motore ha cominciato a surriscaldarsi e ho dovuto chiamare il carro attrezzi. Per fortuna che ho avuto due angeli custodi che mi hanno riaccompagnata a casa, visto che ero un po' lontana. Il danno alla fine era piccolo, ma nel frattempo mi si è rotto un dente...insomma, non è un periodo proprio tranquillo... Per fortuna che a fine mese ho l'appuntamento con il dentista...
Certo che sarebbe potuto anche andare peggio...avrebbe potuto piovere!

lunedì, ottobre 22, 2018

La nebbia

La nebbia è misteriosa.
Nasconde e disvela.
Si impiglia fra i rami e non riesce a liberarsi subito. Resta lì a formare ricami, volteggia, poi finalmente riesce a liberarsi e risale in alto per riscendere subito da un'altra parte. E in questa danza ecco i rossi, e poi i gialli e l'arancio che compaiono e scompaiono, si alternano e alla fine  si palesano tutti insieme specchiandosi sulla superficie quieta del piccolo lago.
Questi sono i regali di questo autunno mite e sono i regali che la montagna, dopo tanto tempo, mi sta facendo.
Un'alternanza di allegria e malinconia che ben si addice ai miei pensieri e a questa stagione di mezzo.

lunedì, ottobre 15, 2018

Presto che è tardi!

Chiara e Giulia.
Chiara fa parte della mia famiglia. E' un'altra amatissima figlia, anche se non di sangue.
E' sempre stata speciale, fin da piccola. Bellissima, diretta, con il sole nei bellissimi occhi blu, sempre pronta a ridere di nulla, di piccoli scherzi, di ogni piccola follia che poteva venirci in mente di fare. Forte e affidabile come una roccia, come la montagna. Tenera e affettuosa come un gatto. Instancabile sempre.
Giulia non la conosco, ma ama Chiara. Ride e le ridono gli occhi e ti accorgi che dietro ci sono pensieri pieni di allegria e di ironia. Un momento è seria e pensosa, poi alza lo sguardo e vedi i suoi occhi allegri, ridenti, anche irriverenti in una bella maniera. Anche lei affidabile e impegnata e coraggiosa. Sarà un'altra figlia da amare.
Si sono sposate, o meglio, hanno fatto un'unione civile. Si sono fatte promesse davanti a testimoni, parenti e amici.  Hanno preso un impegno civile davanti al mondo. Sono bellissime donne coraggiose e forti. Per questo le amo.

domenica, ottobre 07, 2018

La montagna

Settembre finisce con la mia prima escursione in montagna con il gruppo fotografico di Porretta. Un gruppo speciale di amici gentili che mi hanno quasi presa per mano e aiutata nei punti più difficili e hanno tenuto il mio passo lento, sempre in allegria, contenti di essere tutti insieme. E tutti insieme abbiamo aspettato il tramonto, ridendo del vento freddo e godendo estasiati del mondo incredibile che si mostrava sotto ai nostri occhi, cambiando continuamente colori, luce, prospettive. Il monte Gennaio ha tenuto fede al suo nome, con l'aria gelida che ci sferzava il volto.
 E al buio, illuminati solo dalle piccole lampade che ognuno di noi aveva sulla testa, quasi tenendoci per mano, siamo arrivati al rifugio di Porta Franca dove abbiamo passato la notte con lo stesso spirito di quando si andava in gita con la scuola!
E il giorno dopo l'alba e poi il rientro con ancora tutta quella gioia serena nel cuore.
Il mio battesimo della montagna non poteva essere migliore!

sabato, settembre 08, 2018

Settembre

Settembre
Il bene che ci siamo voluti noi due
è un taxi e si ferma qui
Stavo bene nelle tue mani
non avrei mai chiesto niente di più
ma in questo giorno che comincia a Settembre
ti abbraccio e mi manchi.

Arrivederci allora ragazza più forte di me
tenera è la notte ma la vita è anche meglio
di questo momento che te ne vai
tu non parlare che si calma il dolore
dopo è solo tempo.

Questa è la pioggia che deve cadere
sulle piccole scene di addio
siamo solo noi tra milioni e milioni
benvenuto anche il tuo nome
fra le future nostalgie.

Se questo può farti felice
più confuso di così non sarò
tutto andrà bene ci possiamo fidare
chiamami ogni tanto se vuoi.
Da questo giorno che comincia a settembre
chiamami quando vuoi.

Ivano Fossati

giovedì, settembre 06, 2018

6/9/54

Il compleanno, una festa ogni volta. Ogni anno con qualche amico nuovo che festeggia con me e tanti, tantissimi che mi accompagnano da sempre lungo questa fantastica strada che è la vita.
Quest'anno il regalo più bello è stato avere le mie più care amiche vicino, e radunate poi in questo cuore qui, una specie di boule de neige portafoto, perché adoriamo farci regali kitsch.
E ricevere le telefonate di persone speciali e di mia madre, con quella sua voce allegra di novantunenne piena di vita.
E come torta ricevere una favolosa frolla ripiena di crema al pistacchio con tanto di canzoncina...tanti auguri a te...
Bè, non potevo chiedere di meglio!
E quest'anno, solo per quest'anno, potrò cantare liberamente When I'm sixty-four!

domenica, settembre 02, 2018

Donne

Ci sono le Donne.
E poi ci sono le Donne Donne.
E quelle non devi provare a capirle, sarebbe una battaglia persa in partenza.
Devi prenderle e baciarle, e non dare loro il tempo di pensare.
Devi spazzare via, con un abbraccio che toglie il fiato, quelle paure che sapranno confessare una volta sola, una soltanto, a bassa, bassissima voce.
Perché si vergognano delle proprie debolezze e, dopo averle raccontate, si tormenteranno - in un'agonia lenta e silenziosa - al pensiero che, scoprendo il fianco, e mostrandosi umane e fragili e bisognose per un piccolo fottutissimo attimo, vedranno le tue spalle voltarsi ed i tuoi passi allontanarsi.
Perciò prendile e amale. Amale vestite, che a spogliarsi son brave tutte.
Amale indifese e senza trucco, perché non sai quanto gli occhi di una donna possano trovare scudo dietro un velo di mascara.
Amale addormentate, un po' ammaccate quando il sonno le stropiccia.
Amale sapendo che non ne hanno bisogno: sanno badare a sé stesse.
Ma,  appunto per questo, sapranno amare te come nessuna prima di loro.

Alda Merini

Io oggi ho vissuto tanta bellezza.

lunedì, agosto 20, 2018

W la pellicola!

Un po' di anni fa ho rispolverato la vecchia analogica di famiglia, che ci aveva accompagnati in tutti i nostri viaggi e le nostre vacanze quando avevamo i bambini ancora piccoli.  Quanti scatti, quanti ricordi! Ma erano tutte foto fatte in automatico e senza nessuna attenzione alla composizione. L'ho fatta mettere a posto, pulire tutta per bene e ci ho messo dentro un vecchio rullino scaduto e poi con la mia amica Monica ce ne siamo andate in giro per la città a scattare foto. E' stata giornata di risate, di fermate improvvise, di "guarda che bello!", di "aiuto non mi ricordo come si fa..." in giro per la città. Poi però non ho avuto il coraggio di fare sviluppare quel povero rullino.  Era la mia prima volta in manuale! C'era il timore di avere fatto sbagli orrendi, proprio io che fotografavo già da diversi anni! Così ho lasciato tutto in un cassetto per 3 anni. Anni lunghi, di corsi e di studio, di prove, di dispiaceri e di soddisfazioni, ma sempre con la reflex, con la quale dopo un po' non puoi sbagliare. Regoli, metti a fuoco, scatti e subito dopo controlli e se hai fatto uno sbaglio cancelli e ricominci. Con la pellicola non si può. Si deve ragionare a priori e scattare una volta sola, perché le pose sono solo 24 o 36 e se non hai con te altri rullini, è finito il divertimento. Insomma, si torna a ragionare in termini di "ne vale la pena?"
Insomma, ho impiegato 3 anni per trovare il coraggio di far sviluppare quel rullino. Sono stati 10 giorni di patema d'animo, di ansia, di "chissà cosa verrà fuori", e poi oggi, finalmente, il fotografo mi ha consegnato la busta e con molto tatto si è allontanato...fino a quando non ho esclamato: ma sono belle!!!
Ora, dire belle è troppo. Diciamo che sono passabili. Sono solo prove. Ma imparerò!

mercoledì, agosto 15, 2018

Ferragosto

Amo questo silenzio di prima mattina, rotto soltanto dai pochi uccellini che sfidano il vento fresco che smuove gli alberi. Qualcuno passa per strada ma parla piano per non disturbare chi ancora, nelle case, dorme in questo giorno di festa.  In paese la vita riprende, qualcuno sta già scaricando il materiale per la prossima festa medioevale, ma lo fa con cautela, per godere ancora per un po' di questo silenzio e di questo vento gentile e fresco e profumato.

domenica, agosto 05, 2018

La mia città

Mannaggia a te, Bologna, che mi riaccogli con queste sorprese!
Due giorni a casa, e tante commissioni da fare e mentre cammino ecco qui la sorpresa, il saluto affettuoso della mia città che sa quanto mi piaccia trovare graffiti, poesie, frasi d'amore sui suoi muri.

sabato, luglio 28, 2018

L'eclissi del secolo, pubblicizzata ovunque, è stata l'occasione per uscire con tutto il gruppo fotografico. Evento divertente, tutti in fila in cima a una montagna, con l'orizzonte libero, con tante chiacchiere, risate, consigli e il suono degli autoscatto. E il gelato di Loretta, i cioccolatini e il caffè della Vale.
Serenità, finalmente.
E questo cielo stellato, sotto una leggera calda brezza estiva piena dei profumi del prato e del rumore dei grilli. E la luna, rossa, luminosa, bellissima, che sovrasta Marte in mezzo a un mare di stelle.
Perdersi in questo cielo, con gli occhi pieni di stupore per tanta bellezza.

giovedì, giugno 14, 2018

Tempo di mostre

Un bell'evento che mette insieme pittura, fotografia, poesia e teatro. Sono emozionata!

lunedì, giugno 04, 2018

venerdì, maggio 04, 2018

Babele

Tornare in città abituata alla calma dei piccoli paesi di montagna e salire sull'autobus e improvvisamente trovarsi in un incredibile mondo multilingue: cinesi, sudamericani, una signora dell'est che parlava al telefono nella sua lingua, quattro ragazze italiane che ridevano e chiacchieravano tra loro...Per un momento ho avuto come un senso di vertigine e poi ho ascoltato la musica meravigliosa di tutte quelle lingue diverse tutte insieme. In un quarto d'ora di bus ho fatto il giro di mezzo mondo!

lunedì, aprile 23, 2018

ENTANGLEMENT

Significa aggrovigliato, garbuglio, ingarbugliato. Ma nel linguaggio scientifico è il legame che si instaura tra due particelle generate dalla stessa matrice. Due protoni che si dividono e vengono separati, allontanati, portati a grandissima distanza l'uno dall'altro rispondono nello stesso identico modo nel medesimo istante quando uno dei due riceve uno stimolo.  Se questo avviene per due elementi semplici, penso che lo stesso possa accadere anche a noi esseri complessi, fatti di accumuli di protoni e neutroni. E allora non esiste più la lontananza, nemmeno la morte, perché continuiamo ad essere legati, in questo grande garbuglio che è la vita, da un legame che non è possibile interrompere e quello che penso e sento anche l'altro lo avvertirà, con la stessa intensità, con lo stesso spleen. Ovunque egli sia e sia che sia allo stato materiale o immateriale.

venerdì, aprile 20, 2018

Le cicogne

Due cicogne in volo, con le loro ali spiegate proprio sopra la mia testa. Silenziose, maestose, eleganti, grandi. Hanno volteggiato per pochissimo, il tempo di ammirarle a bocca aperta, piena di stupore, e se ne sono andate. Che sorprese mi avranno portato?

lunedì, aprile 09, 2018

Cortecce reloaded

Ho ricominciato a fotografare le cortecce. Ogni volta hanno nuovi disegni, nuovi colori, mi raccontano nuove storie.
Si lasciano accarezzare, calde, e trasmettono pace, serenità. Una serenità che faccio ancora tanta fatica a mantenere, a riconquistare, nonostante il tempo. Cammino e mentre cammino le cerco con lo sguardo, come si cerca un volto amato, un volto conosciuto. Appoggio la mano su quei tronchi, caldi per questo sole primaverile, chiudo gli occhi e mi lascio accarezzare dal sole e mi lascio sorreggere.

sabato, marzo 31, 2018

BUONA PASQUA


mercoledì, marzo 28, 2018

INCONTRI

"Signora, come ti chiami? Io mi chiamo Petra. Senti, ma tu hai dei bimbi? e si fanno dei dispetti? Perchè mio fratello mi fa sempre dei dispetti! La mamma mi protegge dai suoi pericoli, ma io sono stufa!
Mi fai una fotografia? Ciao!"

La fotografia non gliel'ho fatta, ma sto ancora ridendo!

venerdì, marzo 23, 2018

Pistoia, città della cultura 2017,  contiene tanti piccoli tesori tutti da gustare. Fra questi una meravigliosa libreria dove ieri ho assistito alla presentazione del libro del mio caro amico Simone Fagioli: La Cappella Sistina (a Pistoia).
Questo titolo potrebbe ingannare, considerato che proprio una chiesa di Pistoia è stata appena rinominata così. Invece tratta della piazzetta di S. Atto e dei suoi graffiti, che Simone ha trattato in senso antropologico (è il suo mestiere) paragonando ogni graffito al frontespizio di un libro antico che riguardasse comunque Pistoia e la sua storia, perchè anche quei graffiti, in un qualche modo, raccontano la storia della gente che abita la città.
La libreria è deliziosa, due stanze con tutti i libri a portata di mano e nella saletta accanto a quella d'ingresso c'è un salottino e un meraviglioso bancone di libri dietro il quale c'è un piccolo bar, con un favoloso assortimento di tè di ogni genere. Credo di sapere dove passerò diversi pomeriggi, quest'anno...

domenica, marzo 11, 2018

E' cucina

Un sabato sera un po' speciale, insieme agli amici più cari per salutare momentaneamente Bologna alla vigilia del solito trasferimento a Castel di Casio e Porretta, siamo andati al ristorante. In centro. Su consiglio di diverse persone, diversissime tra loro e che nemmeno si conoscono.
Fare un po' fatica a prendere la comunicazione al telefono per poter prenotare, ma alla fine riuscirci e più tardi capire perchè.
Andare sul sito dello chef e scoprire che quando parla delle verdure, e dei cavoli in particolare, vista la stagione, dicendo le cose che io ho sempre pensato ed amandoli come li amo io rende le aspettative ancora più grandi.
Entrare in qualcosa che può sembrare un garage, poi un negozio di frutta e verdura e poi un deposito di biciclette bianche e rosse, ma con la cucina a vista tutta rivestita di piastrelle multicolori che ricordano edifici marocchini, accolti da una cameriera gentilissima ed estremamente professionale...Ecco, mi sono innamorata prima ancora di mangiare! E' il luogo accogliente dove andare a festeggiare le ricorrenze di famiglia, che può accontentare tutti con i tre menù a sorpresa: uno di carne, uno di pesce e uno vegetariano. E può accontentare tutti perché è composto di 3 portate più il dolce, ma ci si può fermare anche solo alla prima portata, se uno vuole. E il costo è comunque ragionevole. E non è necessario vestirsi da sera.
Le materie prime sono più che eccellenti, le portate ben calibrate, i contorni comunque non mancano e sono di stagione, il pane è freschissimo e gustosissimo: pane integrale, pane cafone e pane alla curcuma...dunque in questo luogo c'è la regola del tre, penso. E quando arriva il momento del dolce...sorpresa! La regola è rispettata: i dolci sono tre.  Non svelo quali erano, ma nella foto c'è un suggerimento di almeno uno dei tre...gli altri li avevo già mangiati!
E mentre si cenava, il locale, molto grande,  si è riempito come un uovo, alle 10 di sera ancora arrivava gente per cenare, e allora ho capito perché convenga telefonare sempre verso l'orario di chiusura: prima non c'è il tempo nemmeno per respirare. E nonostante questo l'atmosfera in cucina è allegra, si  sente ridere, si vedono i camerieri arrivare sorridenti. E anche questo è importante: il cibo preparato con amore e offerto con gioia non può fare male.
E oggi, raccontando a mia madre l'esperienza e dicendole il nome dello chef, nuova sorpresa: lei lo conosce! Perché è lo chef che partecipa alla trasmissione di Antonella Clerici! Ma in questo io sono molto ignorante!
E comunque, caro chef Cesare Marretti, siamo stati davvero bene, abbiamo mangiato cose molto buone e sicuramente torneremo molto presto per consolidare questa nuova amicizia. Grazie!
Ah, cosa ho mangiato? Bè, non credo sia determinante: comunque è stato tutto davvero perfetto!

lunedì, gennaio 01, 2018

Dedicato a mia figlia

Lucia ha sempre amato la danza. Cominciò piccolissima, a soli 4 anni, a studiare danza classica. Era affascinata dal tutù, come tutte le bambine, o quasi, di quella età, ma poi danzare era diventata la cosa importante. Per me vederla danzare, anche se erano solo i primi passi, era un sogno. Io, pesante e sgraziata, vedere mia figlia leggera e aggraziata, ero solo felice. E andavamo a vedere il balletto insieme, ogni tipo di balletto, ogni volta che c'era l'occasione, la possibilità. Non solo balletto classico, ma anche danza moderna,...
Pendelton era un'altra sua passione: un balletto quasi acrobatico e onirico nelle sue realizzazioni.
Questa sera in televisione c'è Roberto Bolle.
Lucia è qui con me.

BUONE FESTE!


Neve

Berlino

Porretta Soul Festival 2007

Porretta Terme

Castel di Casio

I giardini del Casoncello

L'eremo