martedì, luglio 07, 2020

Ed è di nuovo estate



E' passata Pasqua, è finito il lockdown, siamo tornati, più o meno, alla normalità e io sono tornata al lavoro e alla mia montagna, tanto amata.  Si lavora con la mascherina, che è un piccolissimo sacrificio a fronte del rischio di propagare ulteriormente il virus, ma che è diventato oramai un complemento di abbigliamento, esattamente come la borsetta o un foulard. Oramai ne ho di diversi materiali, colori e anche pesantezze, perché alcune sono più adatte all'inverno, altre a temperature più miti. Mi sono accorta però che la maggior parte delle persone "fa finta" di portarle, queste benedette mascherine, generalmente lasciando il naso fuori, adducendo le scuse più fantasiose, dal naso chiuso ad una generica fame d'aria, in realtà non capendo che vale più una mascherina portata in maniera adeguata che un vaccino o un farmaco. Vaccini, farmaci sono molto costosi e sono fra le voci, soprattutto i farmaci, più onerose per il sistema sanitario nazionale. Eppure tutti preferiscono ricorrere a questi piuttosto che cambiare le proprie abitudini di vita. La mascherina portata in maniera adeguata in situazioni "pubbliche" non solo ci preserva dal Covid, ma anche dalla più semplice influenza, perché il vaccino antinfluenzale ci protegge solo da alcuni ceppi virali, non da tutti. La mascherina può proteggerci dal comune raffreddore, non pericoloso ma sicuramente molto fastidioso. Insomma, un presidio così semplice, che sembra tanto banale, può fare la differenza. Poi potremo vaccinarci e fare uso di tutti i farmaci necessari, ma cominciamo con le piccole cose.  Portiamo le mascherine, belle, allegre, colorate, sorridendo al di sotto che tanto si vede anche dagli occhi. E passiamo una buona, sana e prudente estate!

Neve

Berlino

Porretta Soul Festival 2007

Porretta Terme

Castel di Casio

I giardini del Casoncello

L'eremo