venerdì, marzo 13, 2020

TEMPO DI COPRIFUOCO

Ho perso il conto dei giorni. Siamo in un tempo sospeso, vuoto, in cui i rapporti umani sono ridotti al minimo indispensabile per evitare di aumentare il contagio. all'inizio hanno chiuso solo le scuole,, i musei, i cinema,  poi hanno favorito il più possibile il lavoro in remoto, da casa, per diminuire le possibilità di contagio. Ma ancora, con qualche precauzione, ci si poteva muovere. Poi tutto è cambiato, in maniera ancora più radicale, ci hanno detto di stare a casa, non uscire dal proprio comune di residenza, limitare le uscite all'aria aperta al minimo indispensabile: fare la spesa, andare in farmacia, andare ad accudire i genitori anziani...La città si è svuotata, ora c'è un grandissimo silenzio a tutte le ore, per strada pochissime persone che si salutano e furtivamente cambiano marciapiede. ci sono code per entrare a fare la spesa e per andare in farmacia perché tutti osservano la distanza di sicurezza di un metro e mezzo, gli autobus sono vuoti. Io esco tutte le mattine, faccio una camminata, scatto qualche foto, faccio un po' di spesa e torno a casa. Mi sembra di essere come in convalescenza dopo una brutta influenza: passi lenti, la testa che gira un po' per l'aria primaverile e il piacere di sentire il calore del sole sul viso. Prima o poi finirà, deve finire in un modo o nell'altro.
#iostoacasa
#andràtuttobene

2 commenti:

la gabibba ha detto...

mi piacciono le tue foto, continua a farne:-*

Labelladdormentata ha detto...

grazie Patty, cercherò nonostante la clausura.

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