giovedì, febbraio 04, 2010

La prima cosa bella


Ieri sera, invogliati da Sandra, amica cinefila, abbiamo deciso di andare con lei al cinema. In un qualche modo dobbiamo ricominciare a vivere, altrimenti rischiamo di rimanere intrappolati dentro il nostro dolore, dentro il nostro lutto. Sandra era un po' perplessa, avendo letto la trama, noi eravamo pressochè ignari. Ed è stato una piacevole sorpresa. E' la storia di un figlio che costretto dalle circostanze torna a casa per aiutare la sorella ad assistere la madre morente di cancro nelle ultime settimane di vita che le restano e attraverso i ricordi si riconcilia con lei ma anche con sè stesso. E' una bella storia di amore, anzi, di amori: quello della madre per il padre, nonostante la gelosia e la violenza di lui, di amore per i figli, al punto da nascondere persino a sè stessa certe umiliazioni, certe violenze da parte degli uomini ma anche dalla stessa sorella, di amore dei figli verso la madre, che decidono di riportarla a casa dall'ospedale e di oganizzarle una festa di nozze con l'uomo che comunque l'ha sempre rispettata e difesa e capita. E c'è il profondo amore per la vita di questa madre che nonostante tutte le vicissitudini, la fatica di vivere, la ribellione di un figlio amatissimo ma molto chiuso, riesce comunque sempre a vedere i lati belli della vita, riesce a continuare ad amare profondamente e a capire i propri figli e a perdonarli.
Sandra temeva che, davanti alla situazione di malattia, avremmo potuto soffrire, invece è stato consolante rivedere sullo schermo le nostre scelte. La sera che Lucia è morta, subito dopo la sua morte la casa si è riempita di suoi e nostri amici e abbiamo vegliato per lei recitando il rosario e cantando, e lo stesso è stato due giorni dopo al suo funerale: non applausi, ma tanti canti gioiosi, una messa pasquale come lei avrebbe voluto, e dopo una vera festa a casa, con gli amici più amati, con tutta la famiglia riunita, una famiglia allargata anche a chi non ha con noi legami di sangue, ma di affetto. Lo stesso abbiamo ritrovato in questo piccolo film, che non è un capolavoro, ma che con pudore, in punta di piedi, anche con ironia, parla di grandi sentimenti e di scelte coraggiose.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

mi hai fatto venire voglia di vederlo:-)
lagabibba:-*

Annachiara ha detto...

Il rapporto che lega genitori e figli è veramente tra i più complessi, oscuro e solare al tempo stesso, e che ci accomuna tutti, noi esseri umani mortali. Siete stati molto coraggiosi, tu e Marco. Ma ricominciare a vivere lo dovete a voi stessi e a vostra figlia.

Sandra B. ha detto...

Sono contenta che ti sia piaciuto, leggere i tuoi commenti me lo ha fatto apprezzare ancora di più, e mi ha pure commossa, mannaggia la pupazza.
Mercoledì però si va a vedere quel gran figo di George Clooney...

Labelladdormentata ha detto...

Sandrina, secondo me tu ieri sera eri distratta da qualcosa di impellente che ti ha tolto concentrazione...;-)))
Meringa, è vero che i rapporti tra genitori e figli sono complicati: io infatti sto meditando, dopo aver visto questo film, su quello che c'è tra me e il mio primo figlio, che per molti aspetti mi ricorda Bruno, il personaggio interpretato da Mastandrea.
Lo stesso carattere chiuso, lo stesso atteggiamento censorio...e mi chiedo se sono davvero una brava madre o se a volte non sono troppo invasiva, o troppo poco...

Steffi ha detto...

Sono serena per il modo in cui ti impegni per superare questo momento così delicato nella sua immediatezza.
Sei una buona madre? Io sono una buona madre? Noi non siamo in grado di averne la certezza ma cerchiamo di dare il meglio di noi stesse per accompagnare i nostri figli nel loro percorso. Ognuno ha il proprio carattere, le proprie idee e non sempre c'è il punto d'incontro - anzi più sovente c'è lo scontro - ma è inevitabile!
Sarà impossibile sedersi, girarsi e dire "ho fatto un buon lavoro".
Ti sono vicina con il pensiero e con le preghiere. Wanda

Mela ha detto...

Carissima, credo sia impossibile sapere se si è o no buone madri, l'importante è cerare di esserlo con tutto il cuore. Questo è quello che mi ripeto ogni volta che penso a quello che sta succedendo con Edu, nel suo voler essere grande, ma con un cuore ancora bambino.
Sono certa che tu sei una mamma stupenda.
Ti abbraccio.
Lia

Marta ha detto...

Un bel film è sempre una grande emozione. Sono sempre soddisfatta quando vedo un film ben fatto, con una bella trama e dei bravi attori. Soprattutto se alla fine il film ti lascia qualcosa dentro, beh allora è sicuramente un bel film! Ho davvero voglia di vederlo, penso però che dovremo aspettare che lo diano su sky...ultimamente quello è il nostro cinema!

barbara ha detto...

ciao....non ti conosco di persona, ma continuo a venire qui per leggere se ci sono aggiornamenti, perchè, inconsapevolmente, mi dai una gran forza.
credo che irene abbia un angelo custode in più, da qualche parte, ed è tua figlia.
ti abbraccio e grazie.
barbara

Panzallaria ha detto...

anche io sono convinta che essere una buona madre sia un concetto sfumato che ognuno di noi - se vuole - interpreta nel suo modo. E ogni modo di esserlo è giusto. sono anche convinta che se ne affrontiamo la sofferenza, la malattia può diventare un'occasione per andare oltre delle cose che non si riescono a vedere con gli occhi della "normalità".
questo senza nulla togliere alla sofferenza, al lutto, alla perdita.

però credo che in certi momenti bisogna riverberare qualcosa, se no resta solo la rabbia.
voi lo state facendo e questo è già motivo di considerarti un'ottima madre, per la figlia che non è più con te e per i figli che ti sono vicini

ti abbraccio

mammanonlosa ha detto...

ciao ti ho conosciuto grazie a Panzallaria che leggo e stimo. Lei ha parlato di te senza citare il tuo blog ma io ti ho cercato disperatamente e ti ho trovato. Ho pianto non so quanto leggendo i tuoi post. Mi sono sentita vicinissima a te anche non conoscendoti e sapendo che non hai un'età vicinissima alla mia.Ti ammiro, ti stimo, ti sono vicina e vorrei poterti stringere forte fore. Il film non l'ho visto perchè io ho paura, sono terrorizzata da un dolore cosi grande. Vorrei poter imparare da te questo esempio di vita immenso che ci lasci. GRAZIE GRAZIE di esserci di condividere con noi il tuo dolore e grazie di potermi dare una possibilità di conoscere e provare a capire una "cosa" cosi grande. GRAZIE GRAZIE ancora.
Ale

LA CUOCA ITAGNOLA ha detto...

Anch'io ho avuto la stessa tua impressione vedendo il film e mi sono tornati in mente i giorni della malattia e morte di mio marito, ma con dolcezza. Un grande abbraccio.

Triboluminescenza ha detto...

"mi chiedo se sono davvero una brava madre" si che lo sei!

introversa ha detto...

Buona madre, cattiva madre... Chi può dirlo? Una buona madre è quella che lascia un buon ricordo, un insegnamento importante, la senzazione di buona fede e affetto per i figli, qualsiasi sia stata la forma attraverso la quale si è sviluppato; così persino la mia è stata una buona madre.

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Spero tu non ragioni come Armanda, che si scandalizzava della mia sincera partecipazione ad eventi nefasti occorsi a qualche utente, anche a fronte del gradimento espresso dall'utente stesso.
Dimentica per un attimo il personaggio che ha scorrazzato nel Forum del Coniglio per qualche anno, anche se fra noi non ricordo scontri di nessun genere, e permettimi di rivolgervi la mia più sentita partecipazione per quanto accaduto.
Ti scrivo su questo thread perché la descrizione che hai fatto del modo in cui avete affrontato il grave lutto mi ha ripiombato di colpo ai tempi della mia gioventù, quando una mia carissima amica perse il padre ancor giovane. L'andammo a trovare prostrati, ma la trovammo "gioiosa". Conoscevamo la sua profonda fede; evidentemente, non l'altrettanto profonda coerenza. Beh, per me è stata una lezione di vita, così come tale considero quella venuta da te.
Non voglio neppure sapere se tu sei mossa da altrettanta fede cristiana: mi basta sapere che l'obiettivo raggiunto sia lo stesso.
Un abbraccio.

Ienaridens

Labelladdormentata ha detto...

Caro Iena,in questo caso il nick non ti si addice. Grazie per le belle parole.

Anonimo ha detto...

Quando ho visto questo film associarlo alla vostra vita in quel momento è stato immediato, perché era quella la vostra vita, in quel momento. Saremo state buone madri perché li abbiamo amati, con i nostri limiti, le nostre debolezze e gli errori, diversi, che per ogni figlio o figlia facciamo, perché siamo solo esseri umani, e renderli liberi di scegliere sarà la cosa più importante che saremo riuscite a fare. La mamma del film mi è piaciuta, sebbene ingenua, confusa, bambina più dei suoi bambini, ingombrante e imbarazzante, ma che li voleva comunque vicini. Di te come mamma non dico niente, non so se sarei obiettiva, lo sai il bene che ti voglio. Sei unica.
Silvia

xavier ha detto...

sono felice che questo blog abbia ripreso a pulsare...
ciao Apis