11 novembre
S. Martino
La nebbia agli irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de’ tini
Va l’aspro odor de i vini
L’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Gira su’ ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Sta il cacciator fischiando
Su l’uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi
Tra le rossastre nubi
Stormi d’uccelli neri,
Com’ esuli pensieri,
Nel vespero migrar.
3 commenti:
Questa poesia mi ricorda Bolgheri, i paesaggi collinari prospicienti al mare. E' bellissima.
E' la prima poesia che ho imparato a scuola, e ancora me la ricordo!
I cipressi che a Bolgheri alti e schietti...invece non me la ricordo proprio, troppo lunga! Ma Carducci mi è sempre stato molto simpatico, anche perchè l'ex bibliotecario di casa Carducci, qui a Bologna, era un amico dei miei genitori e tantissime volte sono stata in quella casa a sentire racconti sulla vita del poeta, racconti privati che mi hanno reso un po' meno ostica la poesia in generale.
anche io me la ricordo benissimo..una delle poche:)
Posta un commento