venerdì, marzo 08, 2019

SENTIERI DI SPERANZA E DISPERAZIONE

Yannis Behrakis fotoreporter scomparso qualche giorno fa, il 2 marzo, era fortemente impegnato nel mostrare al mondo gli orrori delle guerre che costringono intere masse di persone ad affrontare l'altrettanto orrore della fuga, della perdita della dignità, l'orrore della reclusione avendo come unico reato l'appartenere ad una religione diversa o ad una ideologia differente.
Attraverso le sue immagini e i suoi resoconti nessuno potrà più dire "Io non lo sapevo".
E queste foto sono bellissime, raccontano dolore, disperazione, fatica, freddo, paura, ma anche momenti di relativa normalità in cui si riesce anche a giocare e a fare ridere un bambino in un campo profughi. Sono foto belle, perfette nella loro esecuzione, foto che fanno emozionare e fanno riflettere su dove e come sono state scattate: accanto a questa umanità sofferente, camminando con loro, al loro fianco, condividendone le paure e le difficoltà.
Pensiamo allora a vedere in altro modo chi arriva, impariamo a capire e ad accogliere, cerchiamo di cancellare pregiudizi e stereotipi. E dall'altra parte cominciamo ad essere più responsabili per quanto riguarda i nostri consumi: spesso ricadono pesantemente, rendendole schiave, proprio sulle popolazioni più povere costringendole ad andarsene dalle loro case. Ricordiamoci: "Nessuno mette i suoi figli su una barca a meno che l'acqua non sia più sicura della terra..."(Warsan Shire, Home)

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