LIGURIA
Non ricordavo tanta bellezza. Non tornavo in Liguria da una trentina di anni, l'ultima volta, a parte una puntata a Genova per l'esame alla Faculty, era stata a Sestri Levante, con Marco, poco prima di sposarci. Ma Lerici era rimasta legata a tantissimi anni fa, un'altra vita, vita di bambina, convalescente dalla pertosse, in un momento di crisi e separazione temporanea dei miei genitori, io con la mamma e mio fratello in Sardegna con il babbo. Di quei giorni di primavera, piovosi, ma con anche giornate di un sole tiepido a sufficienza per poter stare fuori solo con un golf, ricordo le passeggiate nel verde della collina, i giochi nel giardino della pensione, chissà quale era, insieme a dei bambini australiani, alcuni della mia età, altri più grandi, 10 figli, in vacanza con i loro genitori.
La Lerici che ho ritrovato è molto più costruita, piena di gente, nella sua dimensione estiva, con tutti i tavolini dei bar e dei ristoranti a riempire la piazza, sovrastata dal castello, ma accogliente, allegra, sorridente. E questo sorriso ci è entrato dentro, ci ha tenuto compagnia, ha reso lieve il fatto che ogni giorno avevamo 4 ore di lezione. E nonostante questo ci siamo concessi la classica gita a Portovenere, sempre magica e sempre uguale al ricordo, immutata. E poi la sorpresa delle 5 terre. Da bambina non ero mai andata oltre Riomaggiore, questa volta siamo approdati a Monterosso e a Vernazza, paesi coraggiosi che in pochi mesi sono riusciti a cancellare quasi del tutto i danni della terribile alluvione che li ha sommersi in ottobre. Gente tenace, i liguri, forti come rocce, appena scalfiti dal vento, ma dolci come l'olio dei loro ulivi. Forti come i "muscoli", le cozze che allevano in quel loro mare che è vero, è scuro, anche di notte...
La Lerici che ho ritrovato è molto più costruita, piena di gente, nella sua dimensione estiva, con tutti i tavolini dei bar e dei ristoranti a riempire la piazza, sovrastata dal castello, ma accogliente, allegra, sorridente. E questo sorriso ci è entrato dentro, ci ha tenuto compagnia, ha reso lieve il fatto che ogni giorno avevamo 4 ore di lezione. E nonostante questo ci siamo concessi la classica gita a Portovenere, sempre magica e sempre uguale al ricordo, immutata. E poi la sorpresa delle 5 terre. Da bambina non ero mai andata oltre Riomaggiore, questa volta siamo approdati a Monterosso e a Vernazza, paesi coraggiosi che in pochi mesi sono riusciti a cancellare quasi del tutto i danni della terribile alluvione che li ha sommersi in ottobre. Gente tenace, i liguri, forti come rocce, appena scalfiti dal vento, ma dolci come l'olio dei loro ulivi. Forti come i "muscoli", le cozze che allevano in quel loro mare che è vero, è scuro, anche di notte...
3 commenti:
Siamo andati in Liguria tanto tempo fa, soprattutto nell'entroterra, e ho trovato luoghi meravigliosi, buon cibo e persone fantastiche! Dobbiamo ritornare!!
La Liguria ha un posto speciale nel mio cuore. Un luogo magico, solitario, a volte rude ma di gran cuore!
ciao cara Apetta,scusa il fuori tema ,casomai cancella il commento, volevo solo farti sapere che finalmente dopo mesi di guai ho riaperto al pubblico il blog ,è nuovo:
http://gattolandiamagica.blogspot.it/
scusami ma se non sbaglio eri fra i lettori del vecchio ecco perchè te l'ho scritto...
baci valverde
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