30 ottobre 2008
Facciamo l’ipotesi che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale (...)non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in un alloggiamento per manipoli; ma vuole istituire, senza parere,una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali.C’èuna certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora il partito dominante (...)comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, a impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private (...). Bisogna tenere d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione è rovinare le scuole. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.
Questo scriveva Pietro Calamandrei il 20 marzo 1950.
Profetico?
7 commenti:
Sono così scoraggiata e sconsolata, Api, che non mi meraviglia più niente. Sono momenti difficili, e una dittatura è sempre alle porte quando c'è crisi economica e c'è il rischio che i privilegi di pochi ricchi (che sono ricchiricchiricchi) minacciano di essere smantellati per il bene comune. A questo punto mi chiedo cosa mai sia il bene comune. Sono così triste che se potessi emigrerei volentieri in un'altro paese, ma mi è stato concesso questo purtroppo....
anche io sono triste, preoccupata e scoraggiata e lo sono soprattutto perchè parlo con tante persone che non trovano per nulla strano quello che sta succedendo..
mi scuso per il commento un po' drastico ma dico: ce lo siamo meritato.
Non provo scoraggiamento, ma tanta rabbia, e siccome sono una tenace (o come dicono gli amici: perseverante), ricomincio a guardarmi intorno, a interessarmi alla politica, alle facce nuove (ahimè ancora poche) che si affacciano. Ricomincio da casa, da Bologna, con l'elezione del nuovo sindaco, poi si vedrà!
Hai ragione apetta! Tutto ciò sta cominciando a risvegliarci dal torpore. Ho visto con un immenso piacere i nostri ragazzi cominciare ad agitarsi, cominciare a prendere coscienza. Forse tutto il male non viene per nulla. Towaaaaaaaandaaaaa!!!
Senti, io pensavo che fosse la spiegazine a cio' che sta accadendo in Italia, visto che ancora non ho capito molto bene i dettagli... e' invece e' uno scritto di quasi 60 anni fa...
Sì, Moky, è proprio così. Già 60 anni fa c'erano problemi dello stesso genere, e oggi come non mai quelle parole descrivono uno scenario praticamente uguale. Perciò si deve vegliare, non bisogna tacere nè fare finta di non capire o vedere.
Intanto, lì da voi, speriamo che le cose riescano a cambiare, oggi sarà la grande giornata...
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