Toccata e fuga!
Finalmente, dopo due anni, siamo tornati! Marco e io amiamo Napoli profondamente. A Napoli vivono amici carissimi a cui vogliamo molto bene, ma non è solo per questo che torniamo sempre tanto volentieri. E non è nemmeno il cibo, sempre buono, ovunque si vada, che ci attira, dalla pizza, semplice margherita ma sempre ben lievitata, fatta con ingredienti straordinari, una mozzarella, anche la semplice fior di latte, estremamente saporita, un pomodoro mai acido, ai fritti straordinari: crocchè, arancini, pasta cresciuta...ai fantastici taralli 'nzugna e pepe, passando per le sfogliatelle.
Napoli è un luogo straordinario che ad ogni angolo ti regala all'improvviso un panorama inatteso, una qualche facciata barocca che improvvisamente emerge da un insieme di palazzi non sempre ben tenuti, oppure qualche cortile straordinario, con ballatoi sostenuti da magnifiche colonne e ampi scaloni che si arrampicano su in alto a circondare cortili oggi occupati da macchine e motorini, e questo ovunque, non solo nei percorsi per turisti, ma nella Napoli dei bassi, che siano i quartieri spagnoli o la rete di vicoli che circonda il decumano maggiore e S. Gregorio Armeno.
Ogni volta che torno, mi accorgo di girare per le strade sempre stupita per la bellezza che si ritrova ad ogni angolo. E anche questa volta, troppo occupata a respirare la vita intensa dei vicoli, a guardare le facciate, a leggere i cartelli fantasiosi, non ho minimamente prestato attenzione a ciò che ultimamente ha portato questa città agli onori delle cronache, vale a dire l'immondizia. Non voglio parlare di questo, ma invece del regalo inatteso e piacevolissimo che invece domenica mattina ci è stato inaspettatamente fatto.
Domenica mattina, insieme a un gruppetto di amici abbiamo deciso di andare a visitare il Duomo. Essendo domenica mattina, nessuno di noi si è reso conto che c'era qualcosa di speciale. Ma appena entrati ci siamo accorti che qualcosa di strano c'era: alle 10 del mattino invece della Messa si stava recitando il Rosario e sull'altare c'era il prete in mezzo a due carabinieri, chissà perchè... Dopo aver visitato la cappella di S. Gennaro, molto frequentata, ci siamo avvicinati e...era esposto il sangue di S.Gennaro, che qualche giorno prima aveva ripetuto il miracolo di sciogliersi! Fin da piccola il racconto e le immagini sui giornali e per televisione mi avevano sempre colpito, ed ora, inaspettatamente, eccomi qua.
All'uscita dalla chiesa abbiamo continuato la nostra passeggiata, quasi seguendo un Pulcinella che camminava chiacchierando tranquillamente con alcune ragazze. Arrivati all'altezza di S. Gregorio Armeno il Pulcinella si è fermato e ha dato vita a un piccolo spettacolo di burattini, naturalmente in vernacolo ma con l'accortezza di tradurre le parti per noi stranieri incomprensibili, che ci ha tenuti avvinti per una mezz'oretta. Spettacolo devozionale, davanti ad una piccola, deliziosa chiesetta all'angolo di via S.Biagio dei Librai e S.Gregorio Armeno.
Questa è Napoli per me: uno scrigno di pietre preziose di arte, di bellezza e di umanità.
4 commenti:
ciao apis!
anche noi (intesi come me et familia) abbiamo gironzolato quella stessa mattina in zona duomo e via san gregorio.
con la differenza però che noi non eravamo mai stati a napoli nè contiamo amicizie napoletane doc a riferimento.
leggere la tua corrispondenza (non conosco la terminologia bloggistica) mi ha permesso di vedere le stesse cose che ho visto ma con occhi più esperti e competenti.
eppure.....
eppure quella città mi ha lasciato un senso di malinconia.
senza dilungarmi in particolari, ho visto una città sconfitta, o meglio un modus vivendi (??) tanto affascinante quanto sventurato.
insomma una città che ogni giorno, e sempre con maggior fatica, con un calcio maldestro (hai presente quelli che il piccolo diego dava alla lattina lasciata in terra a piazza plebiscito?) sposta un po' più in là la parola fine.
PS
ti devo un euro, non dimenticartelo! :-)
Al contrario di Xav io Napoli, almeno la filosofia napoletana, la vivo tutti i giorni. Mio marito è mammanapoletanamunito, e ha incamerato la filosofia di questa meravigliosa città fino all'ultima goccia. Tutte le volte che si parla di Napoli, lui mi spiega le ragioni di ciò che accade, di ciò che la gente fa, di ciò che la gente pensa, spera, si aspetta. E tutte le volte scopro un'altro aspetto di questa città meravigliosa. Spero davvero che la prossima volta ci possa essere anche lui.
Bellissima descrizione... mi e' sembrato, per un istante, di esssere li'...
Cara Api
qualche settimana fa sono stata per la prima volta a palermo, per circa cinque giorni, addentrandomi con attenzione nella città, evitando gli itinerari più turistici che non mi attirano per il semplice motivo che provengo da una località turistica e dunque...
l'ho girata andando per i famosi mercati, nelle strade del centro storico e un po' ovunque consultando una mappa umana. cioè, io e mia sorella chiedevamo di una meta e fatalmente i palermitani, tutti gentili e accorti, ce ne indicavano almeno tre alternative che sembravano loro migliori e di maggiore impatto per noi. E noi saltellavamo da un posto all'altro seguendo itinerari confusi ma affascinanti e pieni di passione. Fino a trovarci nella palermo "della mafia", fino a cinisi dove è vissuto l'eroe Impastato e il mandante del suo barbaro assassinio, tano badalamenti. Lo so che sembra pericoloso, ma abbiamo accettato anche passaggi in macchina quando nemmeno i mezzi pubblici sostenevano i nostri spostamenti. Ci sarà andata bene, che devo dire: in fondo eravamo due donne sole, ma non abbiamo avuto il benché minimo problema.
Se dovessi parlarne, e non lo vorrei fare, direi che ho visto il degrado, la spazzatura nelle periferie e le fogne a cielo aperto anche al centro. ma io questo lo so. Conosco questa realtà amara del sud, retaggio di secoli di mal governo a cominciare dalle dominazioni della storia lontana. Non essendo deputata a risolvere il problema, non un giornalista, non un osservatore per qualche altro nobile scopo...ma solo una viaggiatrice, anche ignorante, non vi ho voluto indulgere, allo stesso modo tuo, tuo a napoli, prestando occhio e cuore a tutto ciò che di meraviglioso ho potuto comunque vedere. per la denuncia sociale ci sarebbe tempo e maniera se fossi un po' meno del niente che sono. Per amare quella città e serbarne ora un ricordo dolce e fondo....sono sempre viva e pronta.
Grazie per essere stata a napoli allo stesso modo. La prossima volta vieni a vedere le isole del suo golfo.
Mariella ex vinicia del ruggito da procida, isola.
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