sabato, gennaio 26, 2013

CI SIAMO!!!



La mostra “La memoria dell’acqua”, a cura di Paola Cominato e Stefano Rambaldi, che si apre Sabato 26 gennaio 2013 presso Estravagario (Via Mascarella 81 /H - Bologna)  rappresenta l’opera corale di un gruppo di appassionati di fotografia (FotoGrafiando) che si riunisce per riflettere e restituirci un lavoro sull’acqua, sulla memoria dell’acqua, più precisamente.
Il tema che ne consegue, si rifà ad una suggestione, al concetto di ciò che l’acqua porta con sè nel suo scorrere, sotto varie forme, sulle cose del mondo, sulle persone e sulla Terra.
Secondo varie teorie, nell’acqua rimane una memoria, una traccia di questo passaggio, che essa trattiene dopo aver attraversato la “sostanza”.
Le immagini presentate intendono fermare questa idea su carta fotografica, per comunicare un’emozione, un momento, un ricordo, appunto, differente per ogni persona coinvolta nel progetto.
Si può ben immaginare quanto fino ad ora si sia già scritto, detto e anche rappresentato, con tutte le tecniche delle quali l’arte si serve per arrivare a noi. Eppure molte altre possibili letture del tema rimangono ancora inespresse. Ma proprio questa, ci pare, sia la magia del gioco al quale abbiamo partecipato.
Cristina Villani (per FotoGrafiando)

Sta nella nuvola e nel pozzo,
nella neve e nella noce di cocco,
negli occhi e nel fiume,
nell’arcobaleno e nel lago,
nel ghiaccio e nel vapore della pentola sul fuoco,
nella bocca.
È la maggioranza della superficie.
È la maggioranza del corpo.
Una persona è acqua che cammina, dall’acqua di placenta all’acqua del sudario.
In ebraico è plurale, màim, acque.
In francese è una vocale sola, eau, ô.
In greco e in tedesco è neutra.
In russo e nelle latine è femminile.
Dal fondo del pozzo avverte il terremoto.
Fa tremare il ramo scortecciato in mano al rabdomante.
La sua avventura chimica è prodigio, ossigeno più idrogeno,
ad accostarli, esplodono.
Spegne fuoco, anche quello dei vulcani.
Fa il pane, fa la pasta.
È nel bianco e nel rosso dell’uovo. È nella sua buccia.
È nella carta e nel vino, nelle ciliege e nelle comete.
Chi la spreca verrà assetato.
Ho visto città al buio andare coi secchi al fiume,
ho visto Mostar e Belgrado.
Ho visto il Danubio avvelenato dalle rovine di Pancevo.
Chi sporca l’acqua verrà sporcato.
Secondo Geremia la voce di lod/Dio è chiasso di acque nei cieli.
Giusta sarà la sorpresa di chi ascolterà la prima domanda, appena morto:
«Quant’acqua hai versato?».
Ognuno di noi sarà pesato a gocce.

 Erri De Luca  da  “Acqua in comune: istruzioni per l’uso” 


In mostra le opere di: Alessandro Borrini, Daniele Campbell, Paolo Centroni, Paola Cominato, Silvia D'Ippolito, Marco Fadini, Fabio Gentili, Stefano Rambaldi, Lorenzo Rondali, Anna Paola Rosaspina, Maria Pia Sotgia, Cristina Villani.
Per informazioni:   fotografiando@virgilio.it

La mostra sarà visitabile negli orari di apertura di Estravagario (Telefono:051 421 0582)

domenica, gennaio 20, 2013

GENNAIO

Gennaio è il mese del freddo, e per noi del silenzio.
A gennaio se n'è andato per primo mio padre, 5 anni fa, e due anni dopo, nello stesso giorno, gennaio si è portato via Lucia, in un freddissimo lunedì di sole e di ghiaccio. E due anni fa in gennaio se n'è andata in silenzio la nonna Elisa.
Oggi anche il nonno Gino ci ha salutato. Se n'è andato serenamente, non se n'è accorto, lui che amava tanto la vita.
Gennaio è il mese del freddo, e del silenzio.

LA MEMORIA DELL'ACQUA

Ci siamo...
Ed ecco la prima mostra del gruppo. Emozioni contrastanti, discussioni, l'imparare a conoscerci meglio, con i nostri pregi e difetti, ma con la voglia di andare avanti insieme.

FATEMI SCENDERE!!!

Ci sono giorni in cui mi sento così...

sabato, gennaio 05, 2013

95 ANNI!

95 anni! Caro suocero, hai sempre detto che non vuoi morire, che la morte ti fa troppa paura...così ogni anno ci dimostri come la volontà di vivere faccia miracoli!
Del resto, paradossalmente, sei ancora la guida della famiglia, abbiamo ancora bisogno del tuo parere su tante cose, sei la roccia a cui ci siamo sempre appoggiati, a volte discutendo e sbattendo la porta, perchè siamo un po' testoni, ma poi alla fine sempre contenti di averti dato ascolto.
Siamo felici di averti ancora con noi: tu potrai ancora goderti il sole nella tua terrazza e noi saremo ancora figli, sicuri di avere una guida in caso di necessità.
Tanti auguri, nonno Gino!

giovedì, gennaio 03, 2013

SILVIA

E finalmente sei tornata a trovarci!
Una giornata strepitosa: sole e temperatura mite, quasi primaverile, e ti ho trascinata a spasso per i vicoli di una Bologna poco conosciuta dai normali turisti.
Ma tu non sei una normale turista, tu sei un'amica speciale! Sei l'amica degli arcobaleni, che da tanti anni condividiamo e che ci mantengono unite anche se abitiamo in città differenti.
E come sempre riprendiamo a chiacchierare come se ci fossimo lasciate ieri e invece è quasi un anno che non ci si vede...
Come sta la tua mamma?...e tuo fratello?...come hai passato Natale...guarda quella vetrina... e intanto camminiamo, e ti faccio vedere una parte di città che ho scoperto da poco, e che mi piace tanto!
E intanto dipaniamo i nostri discorsi, insieme ai nostri passi.
Ma Dalla abitava qui? Non lo so esattamente, ma questo è il salotto buono della città....E il Maestro? Come stava l'ultima volta che l'hai visto? mi hanno regalato l'ultimo cd... E un passo dopo l'altro andiamo a prendere l'autobus e andiamo a casa. E' tardi, ci siamo dimenticate di guardare l'orologio! Marco e i ragazzi ci aspettano, e ti abbracciano: ti amano anche loro, affetto di un quasi fratello e di quasi nipoti. Del resto l'affetto che ci lega è quello che lega le sorelle. E dopo pranzo ecco arrivare Sandra, l'altra sorella, che ci regala la foto, una bellissima foto, perchè siamo ancora molto, molto belle, così felici di una inaspettata giornata tutta per noi.
Mi dai una ricetta di biscotti? ma di quelli che vengon bene comunque... Guarda, questa torta di biscotti e mirtilli l'ho fatta, è buonissima...e ci scambiamo le ricette, ognuna le ricopia, io sul Mac, tu sul Pad, una di fronte all'altra al tavolo di cucina. Vuoi della soia bio? me ne hanno regalata tanta...e ti preparo il sacchetto, poi all'improvviso è ora di andare. Una corsa in autobus, ti accompagno al binario e mentre ti siedi al tuo posto, il treno parte. Ci facciamo ciao piene di sorrisi fra gli sguardi curiosi di chi è già sul treno e di chi è qui sul binario...Sorrido ancora mentre vado alla fermata dell'autobus. Presto verrò io a trovarti a Firenze.


Neve

Berlino

Porretta Soul Festival 2007

Porretta Terme

Castel di Casio

I giardini del Casoncello

L'eremo