lunedì, dicembre 26, 2011

I LOVE BOLOGNA

S. Stefano, giornata di riposo, dopo le "fatiche" natalizie. E finalmente, dopo tanto, con Marco abbiamo passeggiato per la città, tranquilla e semivuota, come turisti alla scoperta di tesori, favoriti da una incredibile giornata di sole, dopo lo spruzzo di neve della vigilia.
E il sole ama giocare con i portici, creando effetti di luce e ombra nitidi e intriganti.


In piazza Maggiore ancora oggi si ritrovano capannelli di persone a parlare di politica, di calcio, di tasse, ma anche solo delle mangiate fatte il giorno prima o dei nipotini che crescono o dei figli che....
...e su tutti svetta il ragazzo più bello di tutta la città, il Nettuno del Giambologna, sempre giovane, nonostante l'età...

via Zamboni, libera dal traffico, finalmente pedonalizzata, mostra i suoi tesori, silenziosa e discreta.

S. Giacomo Maggiore riposa, in attesa degli studenti, che torneranno fra una quindicina di giorni, con il suo portico silenzioso.
Nel chiostro dell'Oratorio di S. Cecilia risuonano passi solitari di visitatori curiosi...
mentre sui gradini del Teatro Comunali c'è chi si scalda al sole, in attesa di vendere o comprare merci non propriamente legali.
Su tutto svettano il campanile e l'abside della chiesa.

In piazza Aldrovandi spuntano le altane degli antichi palazzi nobilari di Strada Maggiore ...
...mentre ancora la Fiera di S. Lucia richiama persone: ci sono ancora i regali per l'Epifania!

sabato, dicembre 24, 2011

BUON NATALE

mercoledì, ottobre 12, 2011

FOTOGRAFARE

Fotografare è raccontare. Raccontare quello che si vede, oppure raccontare quello che è dentro di noi.
Non sempre si riesce ad esprimere a parole un sentimento, un'emozione;  la fotografia, in uno scatto, permette di farlo, racconta un momento, un battito di ciglia nel quale condensare il proprio cuore.
E l'emozione più grande è vedere che ciò che si pensava scattando quell'immagine effettivamente lo si è ottenuto, anzi, a volte risulta superiore alle proprie aspettative.
Per me questo è l'inizio di un nuovo percorso, affascinante e per certi versi complicato, perchè non basta più la reflex automatica, ora voglio decidere io tempi di esposizione, l'apertura dell'obiettivo, perchè le foto siano ancora più consapevoli, per poter catturare quella luce magica che a volte mi incanta e poter disegnare con essa.

mercoledì, settembre 14, 2011

Omaggio a Edward Hopper

domenica, settembre 11, 2011

IL FERRIVECCHI

 Mi ha chiesto se mi piacciono le cose di ferro battuto.
Gli ho risposto di sì.
Mi ha detto: c'è tanta arte nel ferro battuto.
Gli ho risposto di sì.
Mi ha detto: anche questa è arte....quasi....
Ho sorriso e gli ho detto che mi piace questa quasi arte!

domenica, settembre 04, 2011

BALLIAMO?

Ballare, sembra quasi un divertimento di altri tempi. Non la discoteca, ma ballare davvero, seguendo passi complicati, tenendosi abbracciati, e godere profondamente della musica, mentre il corpo si lascia scivolare e volteggia dentro le note. C'è intesa nei due ballerini che volteggiano sulla pista da ballo come nella vita, un momento vado avanti io, un momento vai avanti tu, e sono complementari e complici.
Ci sono racconti dietro quei passi, parole non dette, ma comprese da entrambi, c'è la leggerezza di un momento di pausa, il muoversi con lo stesso ritmo e la risata allegra per un gioco che solo noi due comprendiamo.

domenica, agosto 28, 2011

Il lago svuotato

Camminare sul fondo di un lago senza bisogno di maschera e pinne e scoprire che esistono cozze di acqua dolce è emozionante!
Dopo più di 20 anni il lago di Suviana viene svuotato per una manutenzione alla centrale idroelettrica.
A questo lago sono legati ricordi infantili quando a inizio estate i miei genitori ci portavano a fare picnic domenicali su questo nostro Appennino, per farci conoscere la geografia della nostra regione. In particolare ricordo una domenica di fine giugno, il grano era già maturo, le spighe alte e gialle, ci eravamo fermati a mangiare in un prato, forse proprio quello della foto, e in mezzo alle spighe avevo trovato i fiordalisi, piccoli miracoli azzurri bellissimi, e i papaveri, che appena li sfioravi perdevano i petali che cadendo puntualmente ti lasciavano macchie rosse sulle mani e sui vestiti. E c'era quel lago scintillante, misterioso, nel quale avevamo fatto il bagno al mattino, che mi affascinava e spaventava al tempo stesso.
Un lago creato dall'uomo, con quella diga che ai miei occhi di bimba sembrava così grande, sospesa sul lago da una parte e su un abisso dall'altra, in fondo al quale, piccolissima, si vedeva la centrale idroelettrica con gli accumulatori, i camminamenti, i tubi misteriosi in cui veniva convogliata l'acqua per finire chissà dove, e in fondo il fiume, piccolo nastro così esiguo rispetto alla grandezza del lago.
Che strana sensazione era stata fare il bagno nel lago, l'acqua che mancava della salsedine, il fondo fangoso...e poi chissà se in quel lago c'erano dei pesci, visto che era artificiale...e poi c'era la paura di venire trascinata verso quella diga ed essere trascinata dentro quelle turbine dove l'acqua girava vorticosamente.
Invece ora ho camminato sul fondo del lago. Trovare le conchiglie mi ha fatto ripensare ai fossili che tante volte ho trovato su questi monti, retaggio di un mare che qui ha lasciato fonti miracolose di acque salate medicamentose.

venerdì, luglio 01, 2011

Pioggia

Fuori piove, forte. Marco e i ragazzi sono usciti e la casa, all'improvviso, è diventata silenziosa. Solo il rumore della pioggia sui fiori, sulla terrazza, sui vetri della veranda. E io, sdraiata sul divano, ascolto questo silenzio, lo faccio mio, e sorrido.

venerdì, giugno 10, 2011

Ritorno in cucina

Da diversi anni verso la metà di giugno ci troviamo a casa di una carissima amica, l'Alberta, per salutarci prima delle vacanze estive. E di solito in questa occasione si mangia una fantastica paella alla Catalana, quella con il pesce per intenderci, cucinata in modo sublime dalla Carmen, la cognata della mia amica Alberta. Ovviamente la paella è il piatto forte della serata, a cui si aggiungono tante altre cosettine sfiziose, ma la paella è la regina della tavola. Di questo si ragionava con delle amiche e secondo me era troppo difficile e impegnativo farla, ma poi sono ricorsa all'applicazione di Giallozafferano sul mio iPhone e mi sono ritrovata con la ricetta della paella alla valenciana, con solo carne di pollo e coniglio: proprio quello che faceva al caso mio visto che Filippo non mangia pesce. Tra l'altro casualmente avevo tutti, ma proprio tuttitutti gli ingredienti, a parte la carne che ho comprato nel pomeriggio, e così ho deciso: la mattinata dopo era libera da impegni, potevo concentrarmi in cucina. Rispetto alla ricetta di Giallozafferano ho aggiunto i piselli e ho messo un po' di curry al posto dello zafferano (ecco, quello mi mancava...)
Ecco la lista degli ingredienti, giusti giusti per 4 persone: 400 g. di riso, 400 g. di pollo, 400 g. di coniglio, 150 g. di peperoni rossi, 150 g. di taccole o di fagiolini, 200 g. di fagioli bianchi di Spagna già cotti (in barattolo), 150 g. di piselli, 1,200 l. di brodo di pollo caldo (ma va bene anche solo l'acqua calda), 200 g. di passata di pomodoro, 8 cucchiai di olio di oliva extravergine, 1 cucchiaino di paprika, 1 cucchiaino di peperoncino dolce, 2 bustine di zafferano o 2 cucchiani di curry, sale q.b.

Ho tagliato a bocconcini i due tipi di carne, poi ho preso la mia padella che uso normalmente per friggere e lì mi sono resa conto che per la paella è necessario un bel padellone grande grande che io non ho, così ho optato per la wok, molto più capiente. Ho messo l'olio, un po' di sale, ho fatto scaldare e ho messo a rosolare la carne.  Nel mentre ho pulito fagiolini e peperoni (le taccole non le avevo, i fagiolini sì) e li ho tagliati: i fagiolini in tre e i peperoni a falde piuttosto piccole. Ho aggiunto le verdure alla carne e anche i piselli, surgelati, e ho lasciato cuocere per una decina di minuti, poi ho aggiunto la passata di pomodoro, i fagioli e il brodo, poi tutte le spezie, ho mescolato bene, aggiustato un po' di sale e cosparso il riso su tutta la superficie, poi ho lasciato che tutto cuocesse senza più rimescolare. Però guardavo bene bene, nel terrore che il riso restasse crudo e il brodo non si asciugasse....Per evitare di diventare ansiosa e mettermi a rimescolare il tutto, ho apparecchiato per bene la tavola, ho fatto un girettino per casa, ho ascoltato la radio, fatto due chiacchiere con i figli, che 20 minuti sono lunghisssssssssimi da far passare. Del resto anche Jerome K. Jerome in Tre uomini in barca (per non parlar del cane) raccomanda di non guardare MAI il pentolino dell'acqua per il tè, perchè da dispettoso qual'è se lo guardi non si mette di certo a bollire, mentre se fai l'indifferente, dici che proprio non hai voglia di tè e che forse lo farai più tardi, ecco che il pentolino fa bollire l'acqua immediatamente....Lo stesso è successo con la mia paella, in 20 minuti il brodo si è asciugato e il riso si è cotto alla perfezione!
Ed ero così soddisfatta da dimenticarmi di fare la foto! Però era così buona!

sabato, maggio 21, 2011

Buon compleanno!

Tanti auguri Edoardo!

domenica, maggio 15, 2011

Chi non vota sceglie di non curarsene


Non c'è niente da fare, ogni volta che ci sono le elezioni, mi viene in mente lui, Giorgio Gaber, e tutta la sua ironia, e mi fa ricordare ogni volta  la prima volta che ho votato. Che emozione grande! Significava essere finalmente adulta e poter scegliere con la mia testa e non con quella dei miei genitori. Un'emozione, un senso di vertigine e di libertà che mi apriva il cuore e la faccia in un largo sorriso di soddisfazione. Mi ricordo Gaber al teatro Duse di Bologna e le risate che mi feci, perchè cantava esattamente quello che ogni volta riprovavo e vedevo intorno a me!
 Ed è vero che c'era il sole, e tante altre volte c'è stato il sole, e quel ritrovarsi con tanti conoscenti davanti alla scuola che è stata la mia scuola elementare, e poi anche quella dei miei figli. E come canta lui, era tutto un salutarsi, una gentilezza che neanche a Natale!
Ho fatto la scrutatrice per diversi anni.  Mi dava un senso di partecipazione attiva, di responsabilità civile. L'ho fatto in una scuola in un quartiere popolare di Bologna, un quartiere di operai che venivano a votare veramente fieri dell'importanza del voto, sicuri di partecipare, con quel voto, alla costruzione del Paese, della democrazia.  Ci sono Paesi in cui non è possibile votare, in cui c'è una dittatura feroce che opprime, per questo vado a votare, sempre, perchè anche se la mia è una goccia nel mare, resta pur sempre quella piccola goccia che forse può fare la differenza, ed è un modo, pacifico e democratico, di far sentire la mia voce, cosa che altrove è impedito.
Quindi andiamo a votare!
Si vota oggi, e anche domani!

venerdì, maggio 06, 2011

Il mare

Ogni volta mi chiedo perchè non sono andata ad abitare al mare...

lunedì, maggio 02, 2011

Il Mercato della Piazzola

Il mercato della Piazzola è il grande mercato che si tiene tutto il venerdì e il sabato mattina a Bologna e occupa una grande piazza e parte di un giardino pubblico nei pressi di via Indipendenza, a Bologna. E' un mercato bellissimo, dove oltre a vestiti, nuovi e usati, si possono trovare cose di antiquariato, modernariato, casalinghi, di tutto di più. Un vero mercato delle pulci che non ha nulla da invidiare a quello parigino. Negli ultimi anni poi si è arricchito anche di una nota etnica, con una parte dedicata completamente ad ambulanti di colore che vendono abiti, stoffe, oggetti di artigianato, a volte anche spezie dei loro paesi di provenienza. Un vero divertimento di lingue, colori e profumi diversi tutti mischiati tra di loro.
Il mio amico Alberto Angelici, viticoltore di professione, fotografo per passione, ha organizzato questa piccola mostra, corredandola anche di note storiche che mostra i colori di questo bellissimo mercato, che a mio parere dovrebbe comparire anche sulle guide turistiche.

Allego i links di Alberto per chi fosse interessato a godere delle sue foto:
http://home.fotocommunity.it/alan
http://www.flickr.com/photos/43287427@N03/
http://www.maxartis.it/showgallery.php?cat=500&ppuser=4092

e qui c'è il links con i dettagli dei prodotti della sua azienda:
http://www.eventi-bologna.it/locali/locali_top.php?id=247&cat= 

Altro che Royal Wedding...


Emma e Paul.
Lei è la mia figlia inglese! Viene in Italia a sposarsi e sarà un meraviglioso matrimonio.
Lei e Paul si sposeranno a S. Leo. Verranno tutti i loro parenti, dall'Inghilterra e anche dall'Australia.
Sarà un matrimonio con tanto di damigelle tutte vestite uguali, cappellini civettuoli, trine, pizzi e falpalà.
Non vedo l'ora!
Per ora i due fidanzati hanno fatto una scappata per gli ultimi accordi per il pranzo e sono venuti a salutarmi. Sono davvero adorabili! Sono una mamma "adottiva" molto fortunata!

venerdì, aprile 29, 2011

Primavera

Con il bel tempo è tornata la voglia di avere un balcone fiorito. Per tanto tempo non avevo più curato nulla e non c'era più una pianta decente. Avevo lasciato morire tutto.
Invece qualche settimana fa sono andata in un vivaio e ho fatto acquisti. Ho comprato tanti gerani, ma anche tante piante aromatiche: rosmarino, erba cipollina, salvia, timo, mentuccia, prezzemolo, basilico e le ho alternate ai gerani.
In pochi giorni le piantine hanno "disteso" le loro radici e hanno cominciato a crescere per bene, così ieri le ho cimate e con quel mazzettino odoroso ho fatto il pane di avena. E' venuto un pane profumato, morbido, gustoso, ancora più gustoso perchè profumato con le erbette coltivate da me.
E poi tutte queste piantine profumate e i gerani ci proteggeranno dalle zanzare questa estate!

sabato, aprile 23, 2011

BUONA PASQUA DI RESURREZIONE!

Pasqua di Resurrezione. Da un grosso dolore, da una enorme perdita. Ma che finalmente fa comprendere quello che si è vissuto, lo mette in una prospettiva differente e dà un senso alla sofferenza.
Guardo Cristo glorioso e finalmente sono in pace.
Buona Pasqua!

domenica, marzo 27, 2011

Colazione al museo

Parafrasando il film Colazione da Tiffany, con alcuni amici ci siamo ritrovati quasi a ora di pranzo alla Pinacoteca di Bologna.
La nostra Pinacoteca non è grande quanto gli Uffizi, ma è un piccolo, meraviglioso scrigno di opere d'arte. La nostra è stata una visita "di assaggio", durata comunque un paio di ore, per cui ci siamo soffermati solo su alcune opere d'arte, ma quanto splendore! La nostra visita è iniziata con il S. Giorgio e il drago di Vitale da Bologna per poi proseguire nelle varie sale fino all'Estasi di S. Cecilia di Raffaello, e poi tornare indietro alla sala dove si trova la pala di Giotto. In questo percorso un po' disordinato abbiamo trovato piccole perle come L'ultima cena di El Greco, o grandi perle (per le dimensioni!) come L'adorazione dei pastori di Luca Cambiaso, con una luce quasi caravaggesca.
Peccato che i tagli dei fondi si rendano evidenti nella mancanza dei "confort" che oramai si possono trovare in tutti i musei, e che rendono le visite più appetibili: il bookshop è chiuso, non è possibile allungare gli orari delle visite, permettendo almeno una sera alla settimana la visita serale prolungata fino alle 22, non c'è la possibilità di fare una buona campagna pubblicitaria o di creare eventi che possano attirare persone e fare conoscere Bologna anche per questa preziosa raccolta di arte, e non solo per la sua cucina.
Altra situazione quella del Museo del '900 a Milano, nuovissimo, aperto meno di un anno fa a Milano, in piazza Duomo, a fianco di Palazzo Reale. Ho avuto la possibilità di visitarlo un sabato sera, dalle 20 alle 22,30, in un bellissimo percorso a spirale che va dal Quarto Stato di Pellizza da Volpedo fino alle famose tele tagliate di Fontana e alla installazione luminosa che occupa l'ultimo piano del museo.
Il pensiero che mi è venuto è che forse oggi si tende a focalizzare l'attenzione solo sull'arte moderna, più vicina a noi per quanto riguarda la comprensione delle opere (per quanto io ad esempio abbia molti problemi con l'arte concettuale...), dimenticando che gli artisti, quelli veri, non prescindono mai da chi li ha preceduti. Ne conoscono l'opera, la metabolizzano, la trasformano e la ripropongono reinterpretata, modernizzata. Non dimentichiamoci perciò dell'antico, la nostra storia è partita da lì, si è evoluta in quel modo: andiamo a vedere com'era, scopriamone l'incredibile bellezza.
E meditiamo sulla capacità degli artisti che in assenza di mezzi tecnologici riuscirono ugualmente ad arrivare a intuizioni incredibilmente moderne che sono riuscite ad arrivare intatte fino a noi.

lunedì, gennaio 24, 2011

Un anno...

Un anno senza di te.
Un lungo anno di assenza. Ma sempre te vicina a noi, nei nostri ricordi, nelle nostre risate, nelle nostre preghiere, nella nostra casa rinnovata ma che porta anche la tua impronta perchè l'abbiamo pensata insieme.
Te ne sei andata in un luminoso lunedì, freddo ma pieno di sole, proprio come oggi. E dopo la casa si è riempita di tutte le persone che ti hanno amata e sono stati lì con noi, a pregare e cantare con noi, a sostenerci con il loro affetto, con la loro energia, con i loro abbracci. E lo stesso è accaduto qualche giorno dopo, in chiesa e dopo la Messa. E tu eri lì con noi, le feste ti sono sempre piaciute!
Anche quest'anno sarà così.  Domenica, e domani sera, e sabato prossimo: una lunga festa, con le persone che più ti erano care. Perchè gli amici per te erano importanti, come lo sono per noi.
E capisco quel "Beati coloro che piangono, perchè saranno consolati". Beati noi, che ti abbiamo avuta e beati noi per la rete di affetti che ci circonda e ci sorregge e cerca di rendere più leggero questo dolore, questa tua assenza.

mercoledì, gennaio 19, 2011

Torta Vesuvio

Su Faccialibro faccio parte di un gruppo di mamme, e anche un papà, che amano cucinare e fotografare le loro produzioni culinarie. E' un gruppo variegato come età e come provenienze geografiche, e anche come gusti, così ci scambiamo ricette di ogni tipo, sia delle varie tradizioni regionali, sia con contaminazioni da paesi diversi dall'Italia. La caratteristica che però accomuna il gruppo è quella di fare una torta partticolare, la torta delle rose, sia dolce che salata, torta della sorellanza, in un qualche modo.
Io non l'ho mai fatta e oggi per la prima volta mi sono prodotta in una variante salata.
Ecco la ricetta.
Ingredienti: 3 uova, 100 g. di latte, 100 g. di burro ammorbidito, 25 g. di lievito di birra (o 1 bustina di lievito di birra liofilizzato), 550 g. di farina, 1 cucchiaino di sale, 1 cucchiaino di zucchero, 2 cucchiai di parmigiano. il ripieno di questa torta è fatto con 200 g. di emmenthal grattugiato e 200 g. di prosciutto cotto affettato e poi fatto a quadratini.

Sciogliere il lievito nel latte tiepido con il cucchiaino di zucchero e un po' di farina, sulla spianatoia mettere a fontana la farina restante, ponendo sul bordo il sale, il parmigiano e i pezzettini di burro. Versare nel centro il lievitino e poco alla volta impastare tutti gli ingredienti, aggiungendo le uova già sbattute per ultime. Impastare vigorosamente fino ad avere un impasto liscio ed elastico. Mettere l'impasto in una terrina, coprire e lasciare lievitare per un'ora e mezza fino a che l'impasto non raddoppia il suo volume. terminata la lievitazione, suddividere l'impasto in palline di circa 50 g. l'una: ne vengono circa 16 o 17.  Con il mattarello stendere ogni pallina e riempire ogni piccola sfoglia di circa un cucchiaio abbondante ripieno, poi chiudere come un fagottino. posizionare i fagottini con la chiusura all'ingiù in una tortiera abbastanza grande imburrata e infarinata, tenendoli vicini uno all'altro. Spennellare la superficie con un uovo sbattuto e cospargere di semi a scelta, io ho usato quelli di sesamo. Infornare in forno già caldo a 180° per 40 minuti. Sfornare e attendere un po': la torta va servita tiepida.

Tatin salata ai pomodori

Casa rinnovata, forno nuovo, quale migliore occasione per inaugurarlo di una bella (e anche molto buona) torta salata? Così sfoglia sfoglia riviste varie fra cui La Cucina Italiana sull'iPhone ho trovato la ricetta che faceva per me.
Occorrono: 2 zucchine, aglio, grana grattugiato, basilico, olio extravergine d'oliva, 8 pomodori ramati, 1 rotolo di pasta sfoglia, 1 peperone giallo, pepe, sale, 3 fette di pancarrè macinato, pinoli.
Si scottano i pomodori, si pelano, si tagliano a metà, si svuotano, si salano e si mettono capovolti in un piatto a spurgare. Si arrostisce il peperone, lo si pela e lo si priva dei semi e delle membrane e lo si riduce a dadolini. Si tagliano a dadolini anche le zucchine. Si saltano le zucchine in padella con aglio, olio e appena sono appassite si unisce il peperone, sale e pepe e si spegne. Si mescola il pancarrè tritato alle verdure insieme a 2 cucchiai abbondanti di grana e basilico tritato (io non l'ho messo perchè non è stagione e non mi piace quello secco). Tamponare e asciugare i pomodori con la carta da cucina, riempirli con la dadolata di zucchine e peperone, oliare una tegli di circa 29 cm. di diametro, coprire con un disco di carta da forno, oliare molto abbondantemente e cospargere con grana e 40 g. di pinoli. Disporre nello stampo i pomodori con la farcia rivolta verso l'alto. Srotolare la pasta sfoglia e bucherellarla con una forchetta, poi stenderla sui pomodori coprendoli e rincalzarla ai bordi. Infornare in forno già caldo a 200° per 35 minuti, poi sfornare la torta su un piatto piano che possa andare in forno, spolverizzare con altro grana e rimettere in forno sotto al grill per far tostare i pinoli. Servire la tatin appena sfornata.

Questo è stato il mio personalissimo "ben tornata" in cucina!

Neve

Berlino

Porretta Soul Festival 2007

Porretta Terme

Castel di Casio

I giardini del Casoncello

L'eremo