domenica, aprile 19, 2009

Ma che si mangia a Berlino?



Quest'anno invece dell'uovo di Pasqua, ci siamo regalati 5 giorni a Berlino.

Ce li meritavamo proprio, dopo un anno particolarmente faticoso.
Siamo partiti tutti e cinque, perchè volevamo condividere con i figli l'amore che abbiamo per questa bellissima città, che in effetti non ci ha delusi.
L'albergo era bellissimo, nuovo, inaugurato il primo marzo, quindi con ancora l'odore della vernice che aleggiava ovunque, personale estremamente gentile e sorridente (in gergo: friendly), grandissimi spazi con salottini ovunque, un negozio, un ristorante molto chic ( e molto costoso!) dove non abbiamo mangiato, una brasserie, 2 bar, una Spa, insomma, tutto quello che un viaggiatore sogna di avere, e un prezzo tutto sommato accettabile, anche se sicuramente non a buonissimo mercato. Per intenderci, uno di quegli alberghi adatti a conventions di un certo livello. La zona era poco fuori Alexanderplatz, in un nuovo quartiere ipermoderno, con i classici palazzoni del socialismo reale, ma rinnovati e risistemati, circondati da parchi, giardini e ampie strade, e con vecchie fabbriche trasformate in atellier d'arte, ben servito dai mezzi pubblici. Insomma, eravamo in piena Berlino Est, diventata molto di moda e considerata di grande fascino.
Prima di partire, avevo cercato sulla guida, e anche su internet, notizie su cosa si può trovare di caratteristico per quanto riguarda il cibo, vista la mia maniacale ricerca di capire un popolo anche da ciò che mangia. Le notizie trovate erano molto scarne e di poca soddisfazione: parlavano di non meglio specificate zuppe, di vari tipi di carne, soprattutto di maiale, e poi dei classici gabbiottini di strada dove si possono mangiare i mitici wurstel, oppure altro cibo da strada tipo kebab o pizze.
In effetti, in questi 5 giorni di pellegrinaggi in lungo e in largo per la città, diverse volte ci siamo imbattuti in questi caratteristici punti ristoro". Ovviamente ci siamo fermati solo ed esclusivamente dove servivano bratwurst o currywurst e patatine fritte, che però ci hanno detto non essere cibo tedesco, perchè delle pizzette non ci poteva importare di meno. Ma spesso, per poter usufruire dei servizi igienici, il più delle volte ci siamo fermati nelle classiche birrerie che si trovano ovunque e qui la lettura del menù ci ha fatto capire una cosa: la globalizzazione ha oramai colpito ovunque!
In realtà i wurstel e le classiche salsiccione accompagnate dalle salse più disparate si trovano ovunque. Altri piatti oserei dire nazionali sono i vari stinchi di maiale, la wiener schnitzel, ovvero la classica cotoletta che poi è viennese (ma è esattamente uguale alla cotoletta alla milanese!), oppure delle polpettone giganti servite con una sorta di salsa allo yogurt. Ma tutto viene sempre servito, oltre che con la classica patata gigante cotta con la buccia e servita da una non meglio identificata salsa bianca aromatizzata, anche con tutta una serie di verdure condite sempre da una sorta di aceto balsamico e, a scelta, da pesto al basilico o pesto alla rucola! L'Italian Food impazza ovunque!!
Nei locali un pochino più pretenziosi sul tavolo si trova anche la bottiglietta dell'olio, altrimenti solo il sale e il pepe e basta!
L'avventura si fa interessante quando si va a leggere il menù delle "salads", ovvero le insalatone.
Intanto anche in quelle c'è sempre la carne, di pollo o tacchino, a volte, se si è fortunati si possono trovare anche con formaggio o a volte con le uova, ma la quantità di ingredienti che mettono è talmente vasta da confondere ogni possibile sapore, e l'aggiunta di salse di vario tipo confonde ancora di più!
Un piatto che non manca mai, in nessun menù, sono ovviamente i mitici Spaghetti alla Bolognese, che naturalmente abbiamo evitato come la peste!
Di zuppe ne abbiamo trovato sempre solo una, quella di patate, aromatizzata non abbiamo proprio capito con che, però proprio buona, oppure la goulasch souppe, cioè il classico spezzatino al pomodoro.
Abbiamo mangiato sempre bene, ma capendo poco cosa!
L'unica certezza era la colazione: uova strapazzate o alla cocque, con pancetta e wurstel, salmone fresco, aringhe e acciughe marinate e servite con dadolata di pomodorini o zucchine, alle quali poteva essere affiancata una salsa al wasabi, vari tipi di formaggi, pomodorini secchi sott'olio, melanzane grigliate sott'olio, salumi assortiti tipo salami di vario genere, affumicati e non e prosciutto cotto, pani bianchi e scuri con tante varietà di semi, sia da tagliare a fette sia in panini, croissant vuoti e pieni, muffins dolci, dolcetti al cioccolato, burro salato, di mucca e di capra, marmellate di arancia o di frutti di bosco, crepes con salsa di frutti di bosco, frutta fresca.
Meraviglioso!
Ultima, piccola, ma importante annotazione: ovunque siamo andati abbiamo trovato bagni essenziali ma molto, molto puliti!

Neve

Berlino

Porretta Soul Festival 2007

Porretta Terme

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L'eremo