martedì, gennaio 27, 2009

Giornata della memoria


Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

finalmente una persona che riesce ancora a scrivere un pensiero snella giornata della memoria
gli ultimi versi di p.Levi sono presi dallo schema'
dt 4, 1/9
"Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua forza.
Queste parole, che ti ordino oggi, saranno sul tuo cuore:

le ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando siederai in casa tua e quando camminerai per strada, quando ti coricherai e quando ti alzerai.

Te le legherai come segno sulla mano e ti saranno come pendagli tra gli occhi; le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte."
grazie signora di aver scritto questo post.
Rosa una mamma

Labelladdormentata ha detto...

Cara Rosa grazie a te.
Spero con tutto il cuore che però questa giornata e queste parole non restino confinate al dramma della Shoah, ma possano fare accogliere in modo diverso tutti gli stranieri che in questi ultimi anni vengono a contatto con noi. Non chiusura e odio ed emarginazione, ma accoglienza e ascolto.

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