venerdì, novembre 14, 2008

Casalinghitudine


A casa per qualche giorno, per avere un po' di pausa.
Quando voglio sfuggire all'ansia, o devo meditare profondamente su qualcosa, non trovo niente di meglio che cucinare. Così in questi giorni non ho fatto altro che stare in cucina, con furia, passione, come fossi attraversata da un vortice di vento. Ho pulito verdure, grattugiato formaggi, sbattuto uova, affettato prosciutto, preparato sughi e torte salate, rispolverato vecchie ricette di famiglia, provato ricette nuove. Insomma, un turbine incontenibile e creativo per sedare l'ansia. A questo si aggiunga che si è rotta la lavapiatti, per cui ogni volta seguiva una pulizia a fondo di utensili e cucina, con furia, quasi con violenza, per calmare cuore e pensieri.
Cucinare per me è un atto creativo liberatorio, forse perchè soprattutto adesso cucino realmente molto poco, essendo via per la maggior parte della giornata, e la sera di solito preferisco cose poco elaborate, magari una zuppa di verdure o di legumi o le classiche due uova in insalata. Invece, in questi giorni, per la gioia di tutta la famiglia, ho cucinato, cucinato e ancora cucinato.
Credo di essere stata preda dello stesso impulso creativo che prende un artista, poeta, pittore, scultore, musicista, quando si lascia andare all'azione della musa ispiratrice.
Sarò stata presa dallo spirito di Pellegrino Artusi?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

e l'ansia come va? un bacione

Anonimo ha detto...

Un bacione anche da parte mia. Io invece non so ancora come sedare l'ansia. Mi pervade profondamente e fa di me ciò che vuole purtroppo. Mi ritrovo a dar fastidio alle solite due persone (mio marito e il mio amico Giòrg) che ormai mi odiano profondamente, quando mi riduco in quello stato. Forse cucinare è un buon metodo...devo provare, hai visto mai che funzioni??
Ti abbraccio forteforteforte!

Anonimo ha detto...

Anche io ho passato il fine settimana a cucinare manicaretti per elisa che tornava a casa...è il mio modo (poco originale: lo facciamo tutte) per esprimere l'amore, l'attenzione, il piacere che mi fa vedere i miei figli a casa tutti e due...il grande eduardo lo aveva messo in scena in Sabato, domenica e lunedì, in cui la protagonista mette in crisi il matriomonio perchè il marito non aveva apprezzato adeguatamente il suo ragù: quel ragù andava ben oltre l'essere un semplice condimento, era l'amore che lei gli portava.
Guendalina

Neve

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L'eremo