mercoledì, aprile 30, 2008

Che traffico!


Questa mattina, andando al lavoro, ho incontrato una lepre, una serpe e un fagiano! Dovrebbero mettere almeno delle striscie pedonali!

martedì, aprile 29, 2008

Riassunto



Un mese che non scrivo, un tempo lunghissimo, con un sacco di cose dentro.
C'è stato il viaggio a Milano per le mie solita lezioni di omeopatia, andata e ritorno in macchina con il mio fratellone. Era tanto che non si riusciva a parlare noi due da soli. E' stato un ritrovarci e risintonizzarci l'uno sull'altro, con i nostri scherzi e giochi di parole, ridirci tutto l'affetto che ci lega. Scoprire che abbiamo gli stessi desideri, nella fattispecie si fantasticava di una grande casa da comprare dove vivere tutti insieme, noi tre fratelli e le nostre famiglie, e la mamma, ognuno il suo appartamento, ma tutti insieme, possibilmente con un giardino e un orto, e magari qualche cane e qualche gatto. Tutti insieme perchè mai come ora ci rendiamo conto di quanto siano preziosi l'aiuto e il sostegno reciproci, e lo stare insieme il più possibile.

Ci sono state le elezioni, vissute intensamente, con gli occhi e le orecchie incollate alla tv insieme agli ospiti della casa di accoglienza di Milano, dove siamo state nei giorni della chemioterapia di Rudolph. Quante preoccupazioni in quelle persone, quanto timore di non poter più accedere alle loro terapie, costosissime e spesso sperimentali, solo perchè vengono dal Sud.
E quanto disappunto quando i risultati del voto si sono fatti evidenti e incontrovertibili.
In effetti avrei anche potuto restare a Milano, che tanto le cose non sarebbero cambiate. Ma non me lo sarei mai perdonata di non avere votato: mi sarei sentita troppo in colpa!

C'è stata la terapia di Rudolph. Sapevo che è una ragazza forte, ora ne ho la certezza. Nonostante la stanchezza e il malessere, non ha mai perso la voglia di scherzare e ironizzare, anche sui suoi capelli che non ci sono più e sulle acconciature che si fa con sciarpe o foulard.
Ha anche avuto la pazienza di insegnare ad un'altra paziente come si fa a fermare il tutto perchè non scivoli via. E ha costretto l'oncologo a cambiare il piano terapeutico per poter affrontare l'esame di maturità con i suoi compagni!

In una settimana di assenza dal lavoro, il bosco si è trasformato. Quando sono partita era ancora brullo, con quel colore tra il marrone e il grigio, punteggiato qua e là dai ciuffi bianchi dei primi alberi in fiore, che contrastava con i prati già di un bel verde tenero. Ora invece è un tripudio di verde. Quanti tipi di verde esistono! Mille sfumature diverse che contrastano o sfumano l'una nell'altra, con macchie di colore verde, giallo, bianco, rosso, lilla, rosa! Devo stare molto attenta a non distrarmi nell'ammirare il panorama, mentre guido. E soprattutto devo stare molto attenta ai merli suicidi e agli altri yccelli che troppo intenti ad acchiappare lombrichi, che a quanto pare escono soprattutto al mattino presto, dal ciglio della strada spiccano improvvisi voli rasoterra proprio mentre sto passando. Invece i saggi scoiattoli mi guardano un attimo e poi si arrampicano veloci sui tronchi e sui rami fino a scomparire nel verde.

Sono tornata a comperare il miele. Le api mi hanno salutata dalle arnie con il loro sommesso e profondo ronzio, simile al suono di un contrabbasso. Quel suono mi rasserena ogni volta, rappacifica il mio cuore. E come ogni volta esclamo: le mie ragazze cantano!, suscitando l'ilarità dell'apicultore.
Ho ripreso il miele all'eucaliptus, cremosissimo e denso, e quello al castagno, il mio preferito, amarognolo e ambrato. E con l'apicultore siamo rimasti a parlare di agricoltura biodinamica, di alimentazione, di banca dei semi, di pane fatto in casa, ma anche di scelte di vita, per almeno un'ora, crogiolandoci nell'ultimo sole della giornata.

giovedì, aprile 10, 2008

Le rondini


Il tempo non è un gran che, piove un giorno sì e quello dopo anche, fa ancora freddo, ma loro sono finalmente tornate!
Le ho sentite questa mattina, quando sono uscita di casa, all'alba. Mi sono passate veloci sulla testa, salutandomi allegramente e mettendomi di buon umore come non mai. La loro voce significa che nonostante tutto la buona stagione è in arrivo e presto smetteremo giacche e maglioncini, calze e scarponcini.
Si sa che una rondine non fa primavera, ma quando cominciano ad essere più di una, c'è una buona probabilità che sia ora di spegnere definitivamente il riscaldamento.
Insieme alle rondini, come ogni anno da cinque anni a questa parte, c'è stata anche la solita migrazione di un gruppo di affezionati e amatissimi Conigli, provenienti da ogni parte di Italia, per ottemperare al rito del mitico P. U., ovvero il Porco Unto. Anche questo è segno di primavera imminente, si sa che i Conigli si spostano con la bella stagione!
Quest'anno ho anche avuto l'onore di fare da madrina alla consegna dell'anello babbionico alla sora Guendalina, insignita ufficialmente dell'ordine delle Babbione, di cui faccio umilmente parte.
Infine, l'ultimo segno che la primavera è arrivata: le elezioni!
Quest'anno dovrò fare un vero e proprio tour de force per poter votare: rientrare da Milano la domenica sera e ripartire per Milano il lunedì mattina.
Ma... "si può fare!"

mercoledì, aprile 02, 2008

Blog Action

Blogaction - 2 aprile 2008

2 aprile 2008


Ai partiti politici, ai politici italiani, agli organi di informazione, alla cittadinanza tutta

Questa lettera nasce da uno sforzo collettivo di cittadini italiani della Rete, che si sono confrontati in maniera concreta e proficua usando i mezzi offerti dal social network e partendo da un approccio comune e condiviso, al di là dell’appartenenza politica di ciascuno, per agire attivamente nell’attuale contesto politico e socioculturale.Vogliamo richiamare l’attenzione di chi ci governa, degli organi d’informazione e delle istituzioni verso quelli che dovrebbero essere i principali obiettivi di una politica civile, etica e basata sul bene comune.

La tutela dei valori costituzionali del nostro Paese: laicità dello Stato; diritto al lavoro e alla sicurezza sul lavoro; diritto di scelta per la propria salute e tutela della stessa, per tutti; informazione libera, pluralista e basata sulle interazioni.
L’adempimento del mandato elettorale per il quale si viene eletti e del quale i cittadini elettori sono costantemente giudici. Tale adempimento dovrebbe rappresentare una condizione minima, senza la quale “fare politica” diventa semplicemente un modo per raggiungere obiettivi personali e di potere.
La risoluzione di emergenze sociali, tra cui (ne citiamo solo alcune): impatto ambientale dei rifiuti; sistema della Sanità; aiuti alle famiglie e tutela della maternità, attraverso sussidi e asili nido in numero sufficiente; sistema dell’Istruzione e della scuola e scollamento tra questo e il mondo del lavoro; precarietà diffusa e formalizzazione del salario minimo legale.
L’attuazione di riforme politiche non più procrastinabili, quali: l’immediata risoluzione del conflitto d’interessi; una seria riforma del sistema elettorale che impedisca le nomine dall’alto dei parlamentari attraverso l’indicazione della propria preferenza sulla scheda; la decisione sulla non eleggibilità di cittadini, se condannati in via definitiva, o in primo e secondo grado in attesa di giudizio finale.

Crediamo che fare politica, nel senso etimologico e più nobile del termine, comporti soprattutto fornire un esempio etico, culturale e di serietà ai cittadini che si governano, e che costituisca un ruolo da non sperperare in inutili e volgari liti, dichiarazioni razziste, aggressioni fisiche; questi comportamenti impoveriscono tutti, sia in un contesto interno alla nazione, sia rispetto all’immagine che essa deve offrire al resto del mondo.

Dal momento che Voi siete chiamati a rappresentarci, dovreste porvi come portavoce di coloro che vivono la realtà quotidiana e trasmettono le sue problematiche concrete.

Pretendiamo che la politica torni a essere un servizio alla collettività e che nel fare questo rispetti alcuni precisi standard di correttezza, buona educazione civica, coerenza e chiarezza.

Noi non siamo solo numeri.
Non vogliamo assistere impotenti alla banalizzazione delle parole che non si trasformano in fatti coerenti e responsabili.
Noi siamo quelli che votano. Quelli che scelgono. Quelli che criticano. Quelli che domandano. Quelli che giudicano.

Noi siamo coloro a cui dovete rispondere del Vostro operato, ogni giorno, in qualsiasi momento.
Attueremo un controllo serrato sulle azioni della prossima legislatura e daremo ampio risalto sui nostri blog di ciò che di buono e di cattivo verrà fatto.

Siamo in grado di criticare l’informazione, di valutare l’attuazione del programma elettorale, di giudicare sui fatti e non sulle promesse e sulle favole.

Neve

Berlino

Porretta Soul Festival 2007

Porretta Terme

Castel di Casio

I giardini del Casoncello

L'eremo