giovedì, novembre 22, 2007

On the route 64!


Nell'epopea di questa mitica strada, molto tosco-emiliana, ma anche molto americana, vista l'alta frequentazione di Harley-Davidson, ho scoperto qualcos'altro che parrebbe molto americano: il dispenser del latte. E come al solito incuriosita e attirata dalle diavolerie moderne, mi sono armata di monetine e sono andata a rifornirmi. Con 2 centesimi si compra una bottiglia di plastica, con 50 centesimi una di vetro, e con 1 eurino si ha diritto a 1 litro di latte. Conveniente, considerato che in questo caso le bottiglie si riciclano.
Il latte è uno dei pochi alimenti che trovo francamente disgustosi (a differenza dei formaggi, per i quali stravedo), anche nell'odore, ma questo è un latte profumato e saporito, molto gradito ai miei figli.
Attorno a queste macchinette dispensatrici, a poco a poco, si sta raccogliendo un gruppetto di persone che inizialmente hanno cominciato a chiacchierare fra loro per darsi informazioni sul funzionamento dei suddetti dispenser e ora invece si ritrovano lì attorno come una volta ci si ritrovava attorno al pozzo o alle fontane. Si attende il proprio turno e intanto ognuno racconta la propria storia, i propri guai e le proprie gioie. Ci sono mariti anziani che con la scusa di venire a prendere il latte, si fanno il girettino pomeridiano, ci sono gli extracomunitari che cercano di risparmiare anche pochi centesimi alla volta, ci sono mogli che devono fare quadrare bilanci famigliari risicati, ci sono persone di ogni età, patiti del cibo biologico e naturale che preferiscono questo latte, trovandolo decisamente migliore rispetto a quello venduto nei supermercati.
Così comprare il latte diventa una nuova occasione di socializzazione paesana, una rivisitazione in chiave moderna di riti antichi.
E il divertimento per me raddoppia, visto che faccio scorta di latte anche per un'amica, quindi poi c'è sempre la scusa per un caffè e due chiacchiere.
Prosit!

13 commenti:

Sandra B. ha detto...

Anch'io non amo il latte, ma ricordo che quando la signora Panzacchi (un'anziana vicina di casa, molti anni fa) ci portava quello appena munto in campagna riuscivo a berne persino una tazza!
C'è un dispenser anche sulla strada di Colunga, verso Castelguelfo. Speriamo che prima o poi ne appaia qualcuno anche in città!

Gallinavecchia ha detto...

Che bella idea! Speriamo che prima o poi riesca a sbarcare anche in città, ma la vedo dura.
Ciao
Gallinavecchia

Labelladdormentata ha detto...

Ne parlavo proprio ieri con delle persone che abitano nel paese dove mi approvvigiono e mi dicevano che la Coop ha cominciato a risentire della presenza di questi due distributori, perciò, cara Gallinavecchia, temo che in città sarà molto difficile vederli, a meno che Coop non faccia sua l'idea introducendo i dostributori del suo latte dentro i negozi.

Anonimo ha detto...

Da quando vivo in cascina e bevo il latte quasi direttamente dalle mucche, non riesco più a bere quello confezionato, se non di altissima qualità. È tutto un altro sapore, non c'è che dire :-)

Anonimo ha detto...

Scusa, ma non l'ho mica capita. Cioè puoi comperarti (se non ce l'hai già) la bottiglia desiderata e riempirla di latte? Ma chi lo gestisce il distributore?

Labelladdormentata ha detto...

Maurice, il distributore sia delle bottiglie sia del latte è gestito direttamente dai produttori del latte. (i proprietari delle mucche, non dalle mucche direttamente, ovviamente!) :-)))
Chiara, anche i ragazzi dicono la stessa cosa. Comunque per loro è molto più saporito questo rispetto a quello ad alta qualità.

Anonimo ha detto...

ma che bella iniziativa apina, davvero interessante!:-*

Anonimo ha detto...

Io non potrei vivere senza la mia tazza di latte quotidiano, e i miei bimbi di latte ne bevono il giusto. Giusto una tazza e rigorosamente col cacao. Il piccino però dimostra di gradirlo ad ogni buona occasione. Purtroppo il latte intero non lo sopportano molto, e devo optare per il parzialmente scremato. Qui da noi il latte della centrale è pessimo. Ha un sapore bruttissimo e non mi piace, quindi devo ripiegare su quello della coop. Che è buono e gradevole ma ha il sapore molto piatto. Spero che anche da noi mettano queste macchinette, mi piacerebbe sentire il sapore del latte!!!!

Anonimo ha detto...

Io adoro il latte! Comunque, io adoro i piccoli negozi perché c'è possibilità di socializzare e sentire l'odore dei tempi andati.

pOpale ha detto...

Non digerisco da qualche anno il latte e me ne dipiace perchè la bottiglia di vetro con quel liquido bianco la mattian è rassicurante :)

p.s.: ti ho nominato sul mio ultimo post per un fotoMeme :)

Annachiara ha detto...

A Roma de ste robe non ci stanno mica!

Fragola ha detto...

Ciao a tutti!
Vi mando questo link, dove trovate l'elenco di tutti i distributori di Italia..
http://www.coldiretti.it/Distributori%20latte%20Coldiretti.pdf
(se non funziona ci potete arrivare da www.coldiretti.it)
In effetti i distributori sono un'ottima idea, e cominciano ad avvicinarsi alle città.

>Maurice: puoi portarti una tua bottiglia oppure solitamente puoi acquistarla al distributore. Le macchinette sono gestite direttamente dalla azienda agricola, che le rifornisce tutti i giorni!
>Marta: il latte delle macchinette non è omogenizzato, quindi il grasso affiora da solo in superficie: puoi toglierlo e farci la panna (si monta devvero!) e sotto resta un latte parzialmente scremato!
ciao ...

Labelladdormentata ha detto...

Fragola, benvenuta e grazie!

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