mercoledì, novembre 28, 2007

La leggenda dei monti naviganti


Questo libro mi ha accompagnato per un lungo periodo, accordandosi con il mio altalenare tra città e montagna.
E' diviso in due parti, la prima dedicata al viaggio che Rumiz fece anni fa in bicicletta lungo le Alpi, con un inizio molto divertente che riguarda proprio il punto iniziale della catena montuosa.
La seconda parte è dedicata agli Appennini, viaggio fatto a bordo di una Topolino, e un paragrafo è dedicato proprio a Porretta, a Francesco Guccini, al Corno alle Scale e a quel pezzettino di montagna che a poco a poco sto imparando a conoscere. Ma ci sono racconti bellissimi anche di quell'Appennino abbruzzese, della Majella e del Gran Sasso, che ho imparato ad amare da adolescente quando con la mia famiglia si passavano le vacanze in Abruzzo, e ci sono pure racconti che assomigliano a quelli bellissimi della sorella di Giuliana, la nostra Mamma in corriera!
E c'è il viaggio, avventuroso, in casa propria, lungo strade sconosciute, alternative, perdendosi e ritrovandosi, o lasciandosi portare senza meta in luoghi straordinari. Ci sono incontri con persone straordinarie, baristi, osti, locandiere, ma anche anziani, guardaboschi, pastori, contadini, insomma, personaggi che per una cittadina come me assumono un alone da favola.
Tanti anni fa ho letto Strade Blu, di William Least Heat Moon, viaggio lungo le strade secondarie degli Stati Uniti, alla ricerca delle proprie radici, e ne ero rimasta affascinata.
Questo libro è la nostra America non ufficiale, il nostro Wild West.

giovedì, novembre 22, 2007

On the route 64!


Nell'epopea di questa mitica strada, molto tosco-emiliana, ma anche molto americana, vista l'alta frequentazione di Harley-Davidson, ho scoperto qualcos'altro che parrebbe molto americano: il dispenser del latte. E come al solito incuriosita e attirata dalle diavolerie moderne, mi sono armata di monetine e sono andata a rifornirmi. Con 2 centesimi si compra una bottiglia di plastica, con 50 centesimi una di vetro, e con 1 eurino si ha diritto a 1 litro di latte. Conveniente, considerato che in questo caso le bottiglie si riciclano.
Il latte è uno dei pochi alimenti che trovo francamente disgustosi (a differenza dei formaggi, per i quali stravedo), anche nell'odore, ma questo è un latte profumato e saporito, molto gradito ai miei figli.
Attorno a queste macchinette dispensatrici, a poco a poco, si sta raccogliendo un gruppetto di persone che inizialmente hanno cominciato a chiacchierare fra loro per darsi informazioni sul funzionamento dei suddetti dispenser e ora invece si ritrovano lì attorno come una volta ci si ritrovava attorno al pozzo o alle fontane. Si attende il proprio turno e intanto ognuno racconta la propria storia, i propri guai e le proprie gioie. Ci sono mariti anziani che con la scusa di venire a prendere il latte, si fanno il girettino pomeridiano, ci sono gli extracomunitari che cercano di risparmiare anche pochi centesimi alla volta, ci sono mogli che devono fare quadrare bilanci famigliari risicati, ci sono persone di ogni età, patiti del cibo biologico e naturale che preferiscono questo latte, trovandolo decisamente migliore rispetto a quello venduto nei supermercati.
Così comprare il latte diventa una nuova occasione di socializzazione paesana, una rivisitazione in chiave moderna di riti antichi.
E il divertimento per me raddoppia, visto che faccio scorta di latte anche per un'amica, quindi poi c'è sempre la scusa per un caffè e due chiacchiere.
Prosit!

lunedì, novembre 19, 2007

Desperate housewife!


Finalmente un pomeriggio a casa, non completamente tutto per me, viste le incombenze, appunto, da housewife, cioè da casalinga, ma a casa. E così apro il computer e mi dico: andiamo a vedere cosa scrivono i miei amici bloggers. E qui, orrore!, mi rendo conto che non riesco più a leggere con regolarità gli amici che ero abituata a frequentare praticamente ogni giorno! E soprattutto scrivo molto meno di prima. (per fortuna, diranno in parecchi!)
La distanza dal luogo di lavoro, che mi costringe ad alzate antelucane, e il doppio lavoro, ovvero l'ambulatorio pomeridiano, ultimamente mi hanno assorbito profondamente, e hanno in un qualche modo attenuato la mia famosa iperattività. Ma non c'è da preoccuparsi: ho ricominciato il corso a Milano! Così presto ci saranno nuovi racconti e nuove foto.
Milano venerdì sera mi ha accolta con un favoloso tramonto tutto rosso e un magnifico volo di stormi di uccellini che volavano come impazziti sul piazzale della stazione, prima di volarsene in luoghi più caldi, e nel cielo c'era già una luminosa falce di luna. Mi sono sentita come abbracciata da una cara amica, un grande sorriso ha riempito la mia faccia e alleggerito il mio cuore.
A prestissimo!

mercoledì, novembre 14, 2007

Mi sono convertita!


Finalmente sono riuscita a sperimentare il ristorante giapponese: meraviglioso!
Non potrò più farne a meno!

lunedì, novembre 12, 2007

Tale madre....


Ovvero, piccoli radunanti crescono!
Il mio fanciullino numero 2, assomigliandomi molto, scrive in un forum e partecipa pure alla chat annessa, e questo fine settimana ha partecipato al suo primo raduno.
Inizialmente, quando ha chiesto il permesso di partecipare, ero rimasta un attimo perplessa, poi ho pensato che pure io, la prima volta che ho partecipato a un raduno avevo fatto una sorta di salto nel buio. E poi conosco Edoardo, è un bravo ragazzo, facile a fare amicizie, ma anche estremamente attento nella valutazione delle persone. E così l'ho aiutato molto volentieri a prenotare il treno per Milano e ritorno.
Ed ora sono in trepidante attesa di rivederlo per sapere com'è andata!

giovedì, novembre 08, 2007

Segnalazione

Feowin, ovvero Isabel Green, nel suo blog il mondo di Galadriel, ha postato un bel video che consiglio a tutti di vedere.
Purtroppo tutto quello che si racconta è vero. Gli stessi racconti io li sento fare da molti pazienti, affetti da asbestosi, che vengono a fare le cure respiratorie alle terme.
http://www.feowyn.splinder.com/

Neve

Berlino

Porretta Soul Festival 2007

Porretta Terme

Castel di Casio

I giardini del Casoncello

L'eremo