sabato, ottobre 13, 2007

Crescere!

E così ci siamo trovati davanti all'ennesimo atto educativo della nostra vita di genitori! Questa volta ci siamo trovati davanti alla fatidica domanda: domani posso dormire a scuola con la Sally, visto che c'è l'occupazione?
Ora, dell'occupazione in casa se ne era già parlato lungamente. Rudolph è rappresentante di istituto, e in casa si era parlato molto delle peripezie che l'Istituto d'Arte che lei frequenta sta attraversando in questo momento. I ragazzi hanno ragioni da vendere per protestare contro la Provincia che in questi anni si è intestardita a cambiare sede all'istituto, confinandoli in una scuola che da sempre si sapeva insufficiente per il numero di alunni che l'avrebbero frequentata, visto l'accorpamento tra Istituto d'Arte e Liceo Artistico nel tentativo di creare un unico polo artistico, e inadatta come spazi, vista la necessità di grandi e molti e diversi laboratori. La suddetta Provincia poi, visti gli spazi insufficienti, aveva promesso nuove aule in una vicina succursale, che avrebbero dovuto essere pronte ai primi di settembre e invece non lo saranno nemmeno quest'anno, con innumerevoli disagi per un intero corso che dovrà continuare nel vecchio Liceo Artistico, in scomoda coabitazione con un'altra scuola. Da genitori ex sessantottini quali siamo, avevamo caldeggiato forme di protesta di vario genere, ma non certo una occupazione che a nostro parere non ci sembrava adeguata, e che poteva ritorcersi contro i ragazzi se avesse portato danni alla scuola. Ma si sa, i ragazzi da sempre preferiscono l'occupazione e così..
A quel punto mio marito e io ci siamo lanciati, alla domanda innocente di nostra figlia, in un no, non siamo d'accordo, motivando con le argomentazioni più ragionevoli di questo mondo il nostro diniego, ma sotto sotto sapendo bene che il timore più grosso erano certe intimità che ai nostri tempi, nel nostro liceo, in seguito alle occupazioni, comportarono un certo incremento demografico. La fanciulla, più caparbia di un mulo, e soprattutto più furba di una faina, ci tallonava da vicino, cercando di farci cambiare idea, quando, all'improvviso, ho avuto una folgorazione! E così sono venute fuori le parole magiche! Testualmente, le ho detto, sotto lo sguardo prima allibito e poi complice di mio marito: Noi non siamo d'accordo che tu resti a dormire a scuola, considerato anche il fatto che tu, all'assemblea, ti eri dichiarata contraria a questa forma di protesta. Ma siccome sei maggiorenne decidi tu cosa è più adeguato fare. Speriamo solo che la tua decisione sia dettata da un reale impegno nei confronti della scuola e non certo dal semplice desiderio di fare baldoria.

Da non crederci, ci ha pensato su e alla fine è rimasta a casa!
E vigliaccamente noi abbiamo tirato un respiro di sollievo, ma di nascosto, però!

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Però, sotto sotto, vi siete sentiti ringiovanire di qualche decennio! Ammettilo.
Ci sono passato anch'io al primo anno (guarda caso. Che sia legato al DNA della nostra generazione?) dell'Istituto d'Arte di mio figlio. Lui non poteva occupare di notte perché il convitto lo avrebbe messo assente e lo avrebbe espulso, però alle assemblee e alle manifestazioni ci sono andato anch'io, per solidarietà genitoriale ovviamente.

Sandra B. ha detto...

Dai frutti si riconosce l'albero... Non avevo dubbi che alla fine avrebbe prevalso il buon senso, Rudolph è una grande. Ed è figlia di due grandi.
Però credo che fra una quindicina d'anni rimpiangerà di non aver fatto questa esperienza...
Parlo dell'occupazione, non dell'incremento demografico! :DDD

Anonimo ha detto...

Penso che conviene sempre dar fiducia ai ragazzi, anche e soprattutto per vedere di che reale pasta sono fatti. La Rudolph è stata una grande, ma soprattutto grazie alle due immense persone che l'hanno educata e amata così tanto! Io purtroppo mi porto ancora dietro l'insicurezza che è scaturita dai miei che mi hanno dato, amore, regole ma poche occasioni di prendermi le mie responsabilità!

Anonimo ha detto...

Ehhhh,cara Apina...lo dico sempre: è un mondo difficile:-))))
Equiscolastica

Annachiara ha detto...

io non avrei cambiato idea....;-)
Ma come ha sempre detto mia madre, io non ho ritegno! ( e per inciso non ho mai capito cosa volesse dire...)

Labelladdormentata ha detto...

Annachiara, in effetti pure io non avrei cambiato idea, e a suo tempo infatti non lo feci, anche se in una situazione diversa, scatenando una crisi famigliare non indifferente! Mio padre dice sempre che sono senza pudore, che la pensi come tua madre?

Laura ha detto...

Più banalmente io mi sono trovata a "fronteggiare" la decisione dei miei figli di scioperare contro il decreo Fioroni sul rimando a settembre (sul quale sono anche d'accordo, rispetto soprattutto al cosiddetto "debito formativo"). I miei figli di IV ginnasio e I liceo hanno deciso di fare sciopero inanellando una serie di motivazioni appiccicaticce che non riuscibìvano a nascondere la vera ragione, cioè fare un giorno di vacanza! Allora ho detto loro che potevano anche scioperare ma che avrei firmato la giustificazione solo se avessero letto con me il decreto che tanto contestavano!!! Devo dire, in tutta sincerità, che il grande non mi ha filato per niente mentre il piccolo se l'è letto con me e ne abbiamo anche un po' discusso!!!!

Anonimo ha detto...

vai che per stavolta vi andata bene api..difficile fare i genitori vero??:-DD

pOpale ha detto...

Io ho dormito nel Liceo artico che frequentavo quando fu occupato. Non credo sia servito a molto ai fini della protesta, ma è stata un esperienza di coesione unica e che ti fa sentire parte di un progetto più grande. Buona giornata :)

Anonimo ha detto...

Beh, il pomo non cade lontano dall'albero: lei sarà furba come una faina, ma certamente è da te che ha preso :-)

Labelladdormentata ha detto...

Laura benearrivata! Sei stata più brava di me! Ma sui debiti formativi in casa se ne era già parlato e discusso più di una volta, visto che ogni tanto uno dei tre, a turno, ne avevano uno....
Ale, ma il tuo liceo era così freddo??? Immagino ci fossero pure i pinguini! :-DDD

Anonimo ha detto...

Come madre ti capisco ma dobbiamo comunque insegnare ai nostri figli a lottare per difendersi dalla prepotenza che ci gira intorno.
Un abbraccio.
G.

Giuliana ha detto...

bello l'espediente al richiamo alla coerenza per farle cambiare idea. però mi chiedo anch'io come altri qui se in fondo in fondo non sarebbe stata una bella esperienza. e poi, da che pulpito! :)

Labelladdormentata ha detto...

Non credo che a Rudolph siano mai mancate le occasioni di stare in comunità. Da quando andava alle elementari ha sempre fatto, tutti gli anni, campi dell'Azione Cattolica, anche itineranti, e questa estate, oltre alle normali vacanze in Sardegna con gli amici (sempre da sola, senza genitori ne' fratelli al seguito)se ne è andata per 10 giorni in Francia nella comunità di Taizè. Non credo che rimpiangerà questa particolare esperienza. Penso invece che sarà contenta di avere avuto l'opportunità di scegliere non perchè noi si sia detto un no categorico, ma perchè ci ha ragionato su. E con un pochino di orgoglio personale, spero un domani pensi a noi come a genitori che hanno preferito usare la dialettica per aiutarla a crescere piuttosto che l'autoritarismo.

marella ha detto...

Ma certo, ora si discute.....Quando ero giovane io non potevo neppure pensare di occupare una scuola, figuriamoci poi parlarne in casa. I miei hanno avuto la grande fortuna di avere una figlia tremendamente ubbidiente o forse immensamente spaventata che, per evitare discussioni feroci e anche brucianti scapellotti, non ha mai osato parlare. Però mi sto rifacendo adesso......

nonsisamai ha detto...

bravissima!
sai che i miei hanno sempre fatto cosi'? non ho mai avuto proibizioni eppure sia io che mia sorella non abbiamo mai fatto gravi danni.
e' che i ragazzi non sono stupidi se gli fai capire le cose si gestiscono molto meglio.
un bacio e continua cosi'!

Anonimo ha detto...

Mia madre ha fatto sempre il contrario, ha usato il vecchio stile :" perche' no e basta!" o meglio " perche' lo dico io!" e la sottoscritta ne ha combinate sempre di cotte e di crude, tanto la fiducia non era mai riuscita a conquistarsela comunque...

Bravi, anche io un giorno vorrei essere un genitore che usa l'intelligenza piuttosto che l'autorita' nel "manipolare" la propria figlia a fare la cosa giusta :-P

Un'abbracio a te cara bellaaddormentata..ho tanto da imparare!!

Labelladdormentata ha detto...

Slim, tutti abbiamo tantissimo da imparare! Si naviga sempre a vista, in questo mestiere di genitori!

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