mercoledì, marzo 21, 2007

Coincidenze


E' tornato freddo. E contemporaneamente, avvicinandosi la Pasqua, i pazienti hanno cominciato a regalare uova a non finire. Ma non uova di cioccolato. Così mi sono ritrovata con una quarantina di uova in frigorifero. Il pomeriggio libero e la presenza in frigo, oltre delle suddette uova, anche di formaggio spalmabile, hanno fatto sì che dopo mesi e mesi di astinenza, io abbia composto il famoso ciambellone.
Mi diverte prepararlo. Ho messo sul tavolo di cucina tutti gli ingredienti: il formaggio, lo zucchero mischiato alla vaniglina in una ciotola, le uova, la farina in un'altra ciotola insieme alla bustina di lievito, la teglia imburrata e infarinata, la ciotolona dove mescolare tutti gli ingredienti con la frusta a mano, che preferisco al cucchiaione di legno perchè mi sembra di fare meno fatica. Non so perchè, ma vedere tutte le ciotole sciorinate sul tavolo mi mette allegria.
Lavoro con cura il formaggio e lo zucchero con la vaniglina e già un buon profumo si spande per la cucina. Aggiungo le uova una alla volta, incorporandole bene, e per finire la farina con il lievito, metto nella teglia, quella con il rialzo per fare la classica ciambella con il buco nel mezzo e inforno. Dopo un po' la cucina, e tutta la casa, è invasa dal dolce profumo della torta. I ragazzi emergono come lucertole dalle loro tane e vengono a vedere cosa sta succedendo in cucina. Filippo, il più grande, che normalmente non mangia dolci, si prenota per assaggiare la prima fetta. Sono davvero molti mesi che non faccio dolci! E il profumo di questa torta in particolare richiama alla mente l'estate: la preparo sempre per la colazione del mattino quando siamo all'eremo, in agosto, in tanti. E' il profumo delle vacanze, dell'amicizia, dell'allegria di avere gli amici intorno e condividere con loro anche il risveglio del mattino.

Per chi è curioso, ecco gli ingredienti con le dosi: formaggio spalmabile tipo philadelphia 1 confezione da 200 o 250 g.; 300 g. di zucchero; 1 bustina di vaniglina; 3 uova; 300 g. di farina; 1 bustina di lievito vaniglinato per dolci. La torta cuoce in forno a 180° per circa 45 minuti.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho annotato la ricetta nel librino "nero". Ho un taccuino dove scrivo tutto ciò che è importante, quello che devo ricordare ivi compresi sensazioni, numeri di telefono, poesie, preghiere. La ricopierò nel libriccino delle ricette. Se non ricordo male starà proprio accanto alla ricetta del ragù napoletano di mia suocera. Anche a me hanno regalato delle uova. Un po' ne ho date a mia suocera, penso ci abbia fatto la pasta fatta in casa. Me ne sono tenuta 3. Proprio quelle necessarie alla preparazione della ciambella. Un caso fortuito? Ultimamente non credo alle coincidenze. Il mio amico Giorgio mi ha aiutato a iniziare a pensare che le coincidenze coincidono appunto con la volontà di Dio. E lui è grande proprio nelle cose piccole.

Anonimo ha detto...

E che sono i tuoi pazienti? Galline????

P.S. Lo so, lo so, la butto sempre in caciara!

pOpale ha detto...

Avevo letto il post ieri sera ma forse c'era qualche problema sulla linea e non appariva la possibilità per il commento.

Ti ringrazio perchè la descrizione della preparazione della torata mi ha proprio messo di buon umore e ieri sera il mio era davvero nero :)
Buona giornata.

Giuliana ha detto...

bello, la farò! grazie!

Anonimo ha detto...

mmm sembra buona la tua torta...credo che la proverò:-)

Anonimo ha detto...

Allora: prima facevi il ciambellone con la ricotta, adesso lo fai con il formaggio Philadelphia (che credo facciano alla Montedison di Porto Marghera...). A quando il ciambellone con il gorgonzola??? O magari il pecorino piccante.....
;-)

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