lunedì, marzo 05, 2007

Brera ed altro


Di nuovo Milano. E di nuovo un intero pomeriggio tutto per me, questa volta tutta sola perchè gli amici milanesi erano tutti impegnati. Così mi infilo subito dentro la pinacoteca, e lì, in un batter di ciglia, mi perdo completamente nella contemplazione dei piccoli e grandi tesori che qui sono custoditi. Piano piano scopro Mantegna, Bellini, Lorenzo Lotto, Paolo Veronese, Crespi, Piero della Francesca, Raffaello, i Carracci, un Guido Reni...pittura lombarda, veneta, emiliana, dal 300 fino ai primi del 9oo, con Marinetti, Carrà, Savinio, Morandi, Modigliani, e per finire anche Pellizza da Volpedo, con il suo Quarto stato, simbolo delle lotte proletarie, almeno per me.
E poi l'incontro con una blogger carissima, Giuliana. Ci siamo date un appuntamento telefonico, inseguendoci tra la bronchite di suo figlio e il mio cellulare scarico o spento mentre ero al corso!
Come facciamo a riconoscerci? Le dico che per lei è facile: sul blog c'è la mia foto! Comunque sarò davanti all'ingresso del Duomo, luogo che conosco e che posso raggiungere senza troppi sforzi, porto una giacca nera...comunque mi riconoscerai! E infatti, eccola qui, tanto più giovane di quello che immaginavo! E la riempio di chiacchiere. Intanto, con pazienza, mi porta in una piccola piazzetta che è pura delizia, con il suo pozzo e la chiesetta e il palazzo rosso con il portico. E mentre me la mostra mi racconta e mi svela che è stato luogo di set cinematografico per Chiedimi se sono felice....di Aldo, Giovanni e Giacomo. E nel momento che me lo dice, la riconosco! La scena in cui giocano a pallacanestro e rompono l'aureola di una statua! Peccato il chiosco dei libri, che rovina la quiete antica di questa piazzetta non molto frequentata nella luce di un bellissimo tramonto. Arriviamo fino al Castello sforzesco e ci sediamo a bere una spremuta, poi lentamente torniamo in piazza Duomo, che lei deve tornare a casa. Ci rivedremo presto!

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Ecco che fine avevi fatto! Non sai che piacere mi ha fatto sapere che anche tu, almeno un po', ami questa grandissima e caotica città che è e rimarrà sempre nel mio cuore. Rappresenta un pezzo di vita importantissima per me, la città natale dei miei nonni, si sono conosciuti e innamorati a pochi passi dal Duomo. Mi sa che prima o poi scapperò e tornerò....prima o poi!

Erik, il Vikingo ha detto...

Ecco chi erano le due fermate dalla polizia in una piazzetta di Milano, mentre ballavano nude lo Schiaccianoci, ih, ih.

Ti ringrazio per la costanza con cui mi segui (powerstat controlla). Sai che mi accorgo adesso che non ti ho fra i miei links? E non mi dici nulla? Provvedo subito, pardon Madame.

Labelladdormentata ha detto...

Arsè, proprio come nella canzone: Sapessi com'è strano...:-)

Gabbiano, è un vero piacere seguirti! Spero che anche tu ti possa divertire girellando qui ogni tanto.
Piuttosto, che roba è powerstat? Sono un'autodidatta, io! ;-)

Erik, il Vikingo ha detto...

Hai il ditino alla Flash Gordon! Stavo inserendo i link(s) al tuo blog sui miei, torno e mi trovo già ricommentato.
Powerstat è un contatore delle visite, nella versione Free è gratuito, e ti relaziona non solo su quanti cliccano le tue pagine (con molte statistiche interessanti) ma anche chi sono. E' interessante per la propria legittima vanità.
Se ti interessa, basta che tu clicchi sull'iconcina PowerStat e ti registri. Poi appiccichi l'icona sulla tua pagina e lui fa il resto (se hai bisogno chiamami anche in email).

Labelladdormentata ha detto...

E grazie!
Non ho il dito veloce, in realtà quello è un ottimo orario per giocare con il mio blog!
Riguardo lo schiaccianoci, ballarlo sarebbe un eufemismo....:-D

ruben ha detto...

grazie all'incursione nel mio blog, ti ho scoperta! Visto che di colori si parla e di colri si parlava, ti devo dire che mi hai fatto ritornare in mente una sensazione fantastica: l'odore dei pastelli. Il 25 aprile, giorno di San Marco, veniva istituita una gara di disegno per bambini, all'aperto, nel prato della chiesetta di San marco, appunto. Pioveva quasi sempre, prima o dopo la gara, e quindi l'odore dell'erba bagnata e dei fiori di primavera si confondeva con quello del legno dei pastelli e dei colori a cera. Ti confesso che a quasi quanrat'anni ho ancora una scatoletta di Giotto...

Anonimo ha detto...

Una volta o l'altra dovremmo pure noi incontrarci a Milano, visto che è decisamente più vicina di Bologna...
E poi la voglio vedere anch'io la piazzetta deliziosa!
Anche a Torino comunque ci sono piazzette magnifiche e non passa giorno che ci girino film (e io, distratta come sono, finisco immancabilmente dentro i set, facendomi prendere a male parole!)
Salutoni! :D

Giuliana ha detto...

la prossima volta ti trascino in vicolo dei lavandai (come ti dicevo, adoro i posti in cui milano non sembra milano...)!
a presto!

Erik, il Vikingo ha detto...

Esco dal faceto per una cosa che mi pare molto seria: vai a leggere
http://dielleemme.splinder.com/post/
11238343

E' il caso di dire qualcosa?

Labelladdormentata ha detto...

Gabbiano, purtroppo Google mi dice di non conoscere il documento! Di che parla?

Anonimo ha detto...

sono andata a sbirciare il post indicatoti dal gabbiano. A me si apre perfettamente. Prova ad andare qui http://dielleemme.splinder.com e a leggere il post del 6 marzo (cliccando anche su "continua")
:)
splash!

Anonimo ha detto...

riprovo a postare il mio messaggio e ti confermo che la pinacoteca è una meraviglia..

Anonimo ha detto...

Non voglio sembrare pedante, ma voglio darti un'informazione che spero gradirai. L'enorme tela di Pellizza da Volpedo che hai visto a Brera non è il mitico "quarto stato" ma un'altra tela con soggetto simile, ma rappresentazione diversificata ed una dominante cromatica rossastra che non è dell'altra più famosa tela. Quella di Brera si chiama "fiumana", mentre "quarto stato" si trova al Museo dell'Ottocento di Villa Belgiojoso Bonaparte o museo d'arte moderna (nota anche come Villa Reale), sempre a Milano. E' interessante fare confronti tra le due versioni dello stesso soggetto, in un virtuale cammino nell'anima dell'autore. Per curiosità puoi leggere http://it.wikipedia.org/wiki/Pellizza_da_Volpedo.
Senti, ma nella tua gita a Brera non hai citato la sconvolgente "cena di Emmaus" di Caravaggio, il mio Caravaggio preferito in assoluto, e quello che ritengo il quadro più emozionante presente a Brera, che, tra l'altro, nella mia ultima non recentissima visita a quella splendida galleria, era in una posizione veramente ideale per la fruizione emotiva. Che ne dici? Mi piacerebbe sapere le tue impressioni.

pOpale ha detto...

Ci potremo dare un appuntamento tutti nella piazzetta del mercato vicino al Duomo e giocare a pallacanestro come nel film... magari d'estate :)

Labelladdormentata ha detto...

Tutte le volte che vedo un quadro di Caravaggio resto senza fiato e rimango parecchio tempo a guardare, perchè ciò che vedo non è mai il soggetto sacro dichiarato nel titolo, quanto una scena di vita reale, una fotografia di momenti forse vissuti dal pittore, ma che poi contiene tutta la simbologia cattolica che noi non sempre riusciamo più a leggere. Qui ci sono il pane e il vino e Cristo ha il dito alzato di chi sta spiegando e tutti sono presi, affascinati dalle sue parole e lo seguono con attenzione e devozione, persino l'oste e sua moglie, incantati da ciò che Lui sta dicendo al punto da scordarsi di ciò che stavano facendo. E' un momento di pace, prima dello sfracello che succederà poi, e quello che si respira è proprio la quiete di quel momento.
Il quadro è messo davvero in un'ottima posizione, e la cosa che più mi è piaciuta è anche che vicino ci sono pittori meno famosi (almeno per me che sono una grandissima ignorante) ma che si rifanno a lui.
E' veramente un quadro molto bello, ma io trovo molto più appassionante La chiamata di S. Matteo, in S. Luigi dei Francesi.

Labelladdormentata ha detto...

Ale, ci daremo appuntamento quando vuoi, tanto io a Milano ci vado all'incirca ogni 3 settimane! Ma alla fine di Marzo sarò a Roma per qualche giorno e spero di vedere te e Gigio e Click e la Meringa con Seamus....

marella ha detto...

La volta prossima programma di visitare il museo del Castello Sforzesco. Ne vale veramente la pena. C'è la Pietà Rondanini, un paio di Canaletto e poi Tiziano..........Inoltre i troverai dei custodi gentilissimi e preparati

Anonimo ha detto...

mmmm... La chiamata di San Matteo? Ok. Ma l'hai vista la Madonna dei Pellegrini a S. Agostino, sempre qui a Roma?

(si parla di Caravaggio, oviously...)

Labelladdormentata ha detto...

Gigio, ancora no, ma provvederò alla fine del mese;-)

DeadStar ha detto...

Mi intrometto in questa splendida discussione, arrivato qui cercando il nome della splendida piazzetta della celebre partita a basket del film, mi sapreste dire il nome della piazzetta?
P. S. Per me non esiste Caravaggio migliore delle Sette opere di misericordia corporale: un turbine di sacro e profano! Saluti!

DeadStar ha detto...

Mi intrometto in questa splendida discussione, arrivato qui cercando il nome della splendida piazzetta della celebre partita a basket del film, mi sapreste dire il nome della piazzetta?
P. S. Per me non esiste Caravaggio migliore delle Sette opere di misericordia corporale: un turbine di sacro e profano! Saluti!

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