lunedì, novembre 20, 2006

Parigi

Ci risiamo! Ci sono caduta un'altra volta, nonostante avessi giurato che non l'avrei rifatto mai più! Ho comprato la nuova rivista Parigi, uscita con il Sole 24ore! Ho centinaia di pubblicazioni su Parigi, dalle normali guide turistiche fino a quelle più strambe, tipo la Parigi bianca e nera, e pure I segreti di Parigi, del buon Augias, riviste de I Meridiani, articoli di Viaggi, i cataloghi di Louvre, Museè D'Orsay, Museè Picasso, libri di Picouly che descrivono minuziosamente il quartiere dove normalmente risiediamo quando ci capita di andare a Parigi, e non so più quante altre pubblicazioni riguardanti questa città che amiamo come fosse la nostra. Dalla prima volta che ci ho messo piede, 12 anni fa, con mio marito, per festeggiare i miei primi 40 anni e per fare finalmente quel viaggio di nozze mai fatto e a lungo rimandato, è stato amore a prima vista! Un amore così grande che poi, nel corso del tempo, siamo tornati più e più volte, anche con tutta la figliolanza, che se n'è innamorata pure lei! E la fortuna ha voluto che amici fraterni abbiano comprato casa lì e ce la mettano a disposizione ogni volta che ne abbiamo voglia! Così questo amore abbiamo potuto coltivarlo con calma, facendo ogni tanto una scappatina. Ma la lontananza dopo un po' si fa sentire e allora comincio a comprare compulsivamente tutto ciò che mi parla di lei, la Ville Lumiere. E sono qui che sbavo sulle foto, bellissime e patinatissime, di angoli che conosco molto bene per essermici soffermata più e più volte.
La rivista è la solita rivolta a manager danarosi, con consigli per i luoghi più trendy, i ristoranti più famosi e particolari, i negozi alla moda, gli alberghi sciccosi ma non sfarzosi come il Ritz, alberghi e ristoranti di fascino, particolari per gli arredamenti e le ubicazioni. Ma non è questo quello che mi interessava! Quello che mi ha attirato di più sono state alcune foto, poche per la verità, che davvero hanno colto particolari che ogni volta vado a rivedere, che pensavo di avere colto solo io, anche se in realtà sono sotto gli occhi di tutti! Una per tutte la foto di copertina! Quella panchina, nella piazzetta dove una volta sorgeva il Bateau Lavoir, è sempre stata una dei miei punti preferiti. Non so nemmeno più quante volte mi ci sono seduta, per prendere un po' di fiato dalla salita che arriva fino a qui da place des Abesses, all'ombra e alla frescura degli alberi, in estate, meditando sulle carte cosa andare a vedere, se proseguire per la piazzetta di Montmartre e poi al Sacro Cuore, oppure se dirigermi verso Le Lapin Agile e verso il piccolissimo museo di Montmartre per immergermi nello studio di Utrillo.
Ma la Parigi che mi manca di più è quella del mercato di rue De Bucy dove facevamo la spesa tutte le sere al rientro dalle nostre esplorazioni, e le librerie lungo il Boulemich, vale a dire il Boulevard S. Michel, piene di libri scolastici all'inizio di settembre, con tutti i ragazzini che andavano a cercare le occasioni. Come mi manca la domenica mattina presto passeggiare al parco del Lussemburgo, fra chi pratica Tai Chi, chi fa jogging e chi abbraccia gli alberi meditando.
Chissà se riusciremo a realizzare il nostro sogno di comprarci una casa a Parigi! Sulla rivista in questione ci sono tutta una serie di consigli per chi vuole acquistare, con anche qualche indicazione di costi e valutazioni. Abbiamo cominciato a sognare e ci siamo trovati impegnati in una discussione feroce per scegliere il quartiere dove andare ad abitare! Marco preferirebbe Place de Vosges, io mi sposterei più volentieri nel Marais, vicino al museo Picasso, in pieno quartiere ebraico, anche se non mi dispiacerebbe nemmeno l'Ile S. Louis, i figli restano legatissimi al 6° Arrondissement!
Per ora torno con i piedi per terra! Dovremmo risistemare la casa dove viviamo ora, ed essere un po' più concreti, altro che comprare casa a Parigi!
Resterò a sbavare sulla rivista ancora per un po'!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

è impensabile andare a vivere là?

Anonimo ha detto...

"Parigi val bene una messa".
Prova ad andare a messa.....

P.S. Indimenticabile la pantegana grossa come un gatto che mi attraversò sui piedi nell'atrio della stazione metrò di Pigalle.....

Simona ha detto...

Abbiamo un altro amore in comune: Parigi. Sottoscrivo le tue parole. Stavo per comprare la rivista, ma poi...ero dubbiosa sui contenuti...infatti!

Simona

(ehm...io ho incontrato la pantegana vicino alla Senna, prima di prendere le Bateau Mouche, ma sorvoliamo!)

Anonimo ha detto...

Io ci ho vissuto cinque anni. Ancora da metabolizzare. E vivevo a Belleville, mia cara, che tu non hai nemmeno nominato, ma che è sicuramente uno dei quartieri più rappresentativi della Parigi multietnica che in molti amiamo.
E poi, senti, le marché du Bucy è out! E' un posto per ricchi danarosi anche un po' in là con gli anni....E tu non corrispondi certo a questa descrizione, mi pare! ;-)))
Sempre simpaticamente!

Labelladdormentata ha detto...

Belleville! La nuova Montmartre! E il luogo dove vive l'amatissimo Pennac! Nei nostri pellegrinaggi l'abbiamo sempre sfiorata, con l'intento di andare a cercare La Zebre, ma chissà perchè siamo sempre stati distratti da altro. Ma prossimamente....riusciremo ad andarci!
Pantegane grosse come gatti se ne trovano anche da queste parti: tortellini e tagliatelle non le fanno certo sfigurare davanti alle cugine francesi!

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