lunedì, ottobre 30, 2006

Terapia psicanalitica libraria

Tantissimi anni fa mi sono dilettata a fare la bibliotecaria, gratuitamente, nella bibliotechina parrocchiale. Che detto così sembra poca roba. Invece è una piccola biblioteca, ma molto ben fornita, e allora anche molto bene organizzata. Eravamo un gruppetto con molta voglia di fare e avevamo rispolverato e ammodernato una struttura già esistente. E io facevo servizio tutte le domeniche. E lì ho scoperto che consigliare un libro è la cosa più difficile del mondo!
Non si può consigliare un libro a casaccio, solo perchè ci è piaciuto tantissimo!
Bisogna invece valutare attentamente le persone, parlare con loro, conoscerle, capire fino a che punto possono apprezzare una cosa piuttosto che un'altra, e fino a che punto ci si può spingere a proporre un autore piuttosto che un altro.
La mia era una posizione privilegiata: le persone che venivano mi raccontavano pezzetti delle loro vite, che a poco a poco mi davano un quadro più completo del loro modo di essere. Spesso ho avuto delle sorprese straordinarie, perchè tante volte l'aspetto esteriore, il modo di presentarsi, non coincide con il vero essere, tante volte il punto di arrivo, che è il modo di essere attuale, è passato attraverso battaglie, esperienze insospettabili! E questo imparare a conoscere meglio i fruitori, di solito abituali, della bibliotechina, mi era diventato di grande ausilio quando, immancabilmente, mi chiedevano di consigliare un libro. Spesso, in virtù di questa conoscenza delle persone mi permettevo di proporre titoli che forse non mi avrebbero mai chiesto spontaneamente.
Ancora oggi, ogni tanto mi diletto nell'esercitare questa sorta di psicanalisi, con i miei figli, con qualche loro amico e con qualche amica, ma anche con qualche paziente, se sono abbastanza in confidenza. A volte un libro riesce a parlare, ed aiutare, molto meglio di quello che posso fare io!

3 commenti:

Francesca Sanzo ha detto...

Bellissimo questo punto di vista sui libri, sulla lettura. Spesso si regalano i libri che abbiamo amato, di rado ci poniamo nella posizione di comprendere chi abbiamo di fronte e valutarne i gusti di lettore.

E invece può essere un nobile esercizio per se' e per gli altri. Un modo nuovo di ascoltare chi amiamo...

il tuo blog mi piace molto e ti ringrazio moltissimo degli auguri...

un abbraccio
Panzallaria

Anonimo ha detto...

Beh, io tendo a consigliare i libri che son piaciuti a me, perché ho la (vana) speranza che se qualcuno mi chiede un consiglio su quel che leggo sia anche interessato a quel che penso.

Ciao Api!

Anonimo ha detto...

Senti, ma poi davi loro anche la dieta?? ;-)

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