sabato, ottobre 21, 2006

Casalinghitudine

C'è un'intima soddisfazione nel prepararsi le cose da sè.
Oggi, dovendo preparare gli arrosti e i dolci per domani, me ne sono stata tutto il giorno tappata in casa, o meglio, in cucina! E ho dato sfogo ai miei istinti!
Ho tagliato gli arrosti con l'affettatrice, facendo fette perfette (o quasi: gli arrosti ripieni tendono a sbriciolarsi) riponendole negli appositi Tupper per poterli trasportare domani.
Poi ho preparato la pasta per le crostate, utilizzando la farina senza glutine, perchè ci sarà una bimba celiaca. Ho steso la pasta e l'ho riempita con le mie marmellate: quella di more, raccolte questa estate, e quella di pesche, pere, mele e limoni fatta il mese scorso con frutta che cominciava a essere troppo matura. Ho fatto le striscioline e ho decorato le crostate con il classico reticolo e negli spazi ci ho messo pure le palline di pasta schiacciate!
Visto che dovevo usare il forno, ho impastato il pane e l'ho messo a lievitare.
Poi, visto che qualche giorno fa ci hanno regalato una cassa gigantesca di prugne, e visto che nonostante ne abbia ampiamente distribuite, e pure mangiate, ne sono rimaste troppe per il nostro consumo, le ho lavate, snocciolate e ne ho fatto marmellata.
Adoro preparare le marmellate! C'è qualcosa di bello, di elegante, nel riempire i vasetti di vetro con questi composti semitrasparenti e colorati! E mi dà un gran piacere mettere poi i vasetti nella dispensa.
Ho infornato il pane, e la casa, già profumata dell'odore della marmellata e delle crostate, si è riempita anche del profumo del pane. Ed era profumo di festa! E siccome c'era questo odore di festa, e a casa nostra festa equivale a pizza fatta in casa, ho preparato pure quella per la cena!
Mi da gioia occuparmi della cucina. A volte penso che forse avrei dovuto fare la ristoratrice, ma non so se mi darebbe la stessa intima gioia dover preparare per molte persone che spesso non pongono nemmeno un briciolo di attenzione a ciò che mettono in bocca.
Forse la dimensione che più mi appartiene sarebbe quella del B&B: poche persone, per le quali preparare poche specialità golose, fatte rigorosamente in casa, con ingredienti il più naturali e sani possibili.
Ma questa è un'altra vita!

7 commenti:

coneja ha detto...

Negata per le faccende casalinghe, invidio che le fa volentieri...
Ciao api!

Anonimo ha detto...

HO ingrassato di un chilo solo leggendo!

Pure io avevo pensato di darmi alla strafocazione di terzi, ma vuol dire in pratica abbandonare la famiglia.

E' prostituzione lavorativa, però..

E se facessimo una joint-venture tortello-agglassato?

Pensiamoci!

Labelladdormentata ha detto...

Mucco, temo che la mia famiglia mi sarebbe complice!
Interessante il tortello agglassato! Potrebbe rappresentare la nuova cucina fusion regionale!

Labelladdormentata ha detto...

Connie, cucinare è l'unica faccenda domestica che non mi da il voltastomaco!

elena ha detto...

fantastico blog! ma non mi avevi detto niente, furbetta! ciao Apina, un bacione!

Anonimo ha detto...

Mi sembri la pubblicità del Mulino Bianco. Ma ti paga la Barilla?

Anonimo ha detto...

Vabé senti, adesso te lo posso dire: noi avevamo in progetto un B&B presso gli umarelli, per festeggiare il nostro anniversario di matrimonio. Se proprio insisti, ti aiutiamo ad inaugurarlo! ;-)))

Neve

Berlino

Porretta Soul Festival 2007

Porretta Terme

Castel di Casio

I giardini del Casoncello

L'eremo